Economia

Cancellato il bonus cultura per i 18enni: i fondi saranno destinati a spettacoli e editoria

La Manovra Finanziaria per il 2023 prevede l’abolizione del bonus cultura per i 18enni. In questo modo si dirà addio all’App 18, utile per i neo maggiorenni per acquistare i biglietti per teatri, cinema, spettacoli dal vivo, ma anche libri, abbonamenti a quotidiani e periodici, a musei, concerti e mostre.

Addio al bonus cultura per i 18enni

Con la Legge di Stabilità del 2016, il governo Renzi aveva introdotto una carta elettronica da 500 euro annui, per incentivare i giovani al consumo culturale. I giovani avevano così l’opportunità di spendere tale bonus per cinema, concerti, musei, eventi culturali, libri, corsi di lingua straniera e molto altro. Il bonus, accessibile dal 1° aprile 2021, deve essere speso entro il 28 febbraio 2022. Non sono previsti limiti di spesa per un singolo acquisto.

Il bonus prevedeva un unico limite, non si potevano acquistare due o più biglietti dello stesso spettacolo oppure più copie dello stesso libro.

Le risorse ridestinate allo spettacolo e alla cultura

Per rafforzare il Fondo per il sostegno economico temporaneo dei lavoratori dello spettacolo e del Fondo per gli operatori dell’editoria e delle librerie, si è deciso di abolire il bonus destinato ai ragazzi di 18 anni.

L’emendamento è firmato dai deputati Federico Mollicone (Fratelli d’Italia), Rossano Sasso (Lega) e Rita Dalla Chiesa (Forza Italia).

Il Fondo per il Libro

L’emendamento della maggioranza prevede anche il “Fondo per il libro”, con una dotazione pari a 15 milioni di euro annui. Il Fondo è ripartito annualmente, con uno o più decreti del Ministro della cultura”, mentre 30 milioni vanno alle biblioteche dal 2024 e 2 milioni l’anno al Fondo rievocazioni storiche (dal 2019 al 2022) che diventano 5 milioni a partire dal 2023. Il ‘Fondo unico per lo spettacolo’, il Fus diventa ‘Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo’ ed è ”incrementato di euro 40 milioni a decorrere dall’anno 2023”.

Il fondo per il cinema

Il Fondo cinema viene incrementato di 10 milioni e da 250 passa a 260 milioni. Cinque milioni l’anno vanno ai carnevali storici ”al fine di consentire la conservazione e la trasmissione delle tradizioni popolari in relazione alla promozione dei territori”. E’ ”incrementata di 13,3 milioni di euro nel 2023 e di 11,5 milioni annui a decorrere dall’anno 2024” la spesa per il funzionamento dei Musei statali. E’ istituita la ”fondazione di diritto privato denominata ‘Fondazione Vittoriano’, con compiti di gestione e valorizzazione del Complesso del Vittoriano”.

Infine con l’obiettivo di celebrare Guglielmo Marconi nella ricorrenza dei centocinquanta anni è autorizzata la spesa di 2 milioni di euro per l’anno 2023 e di 2 milioni di euro per l’anno 2024”.

Governo Meloni