Un gruppo di ragazzini ha massacrato di botte Alex, un cane sordo e cieco, durante la festa di San Raimondo a Bono, nel Sassarese. Alex è morto dopo tre giorni di agonia, suscitando indignazione. L’artista Nicola Urru ha realizzato una scultura di sabbia a Platamona, raffigurando tre demonietti con lucchetti sulle labbra, per denunciare l’omertà sui responsabili. Urru ha lanciato un appello sui social per rompere il silenzio. Nonostante la denuncia dell’associazione animalista Leidaa, i responsabili non sono ancora stati identificati.
Artista denuncia l’omertà con una scultura di sabbia per Alex, il cane Massacrato a Bono
La Sardegna torna al centro dell’attenzione nazionale dopo il brutale massacro di Alex, un cane anziano, cieco e sordo, picchiato da un gruppo di ragazzini la notte del 31 agosto a Bono, nel Sassarese. Dopo tre giorni di agonia, Alex è morto, scatenando indignazione e dolore tra gli animalisti.
Per denunciare l’accaduto e l’omertà che lo circonda, l’artista della sabbia Nicola Urru ha realizzato una scultura al quinto pettine della spiaggia di Platamona a Sassari. L’altorilievo raffigura tre piccoli demonietti che circondano il cane con dei bastoni, mentre hanno le labbra serrate da un lucchetto, simbolo del silenzio che ha avvolto testimoni e responsabili dell’atto crudele.
Urru spiega che l’opera richiama la storia di San Raimondo, che durante la sua prigionia subì torture simili con un lucchetto sulle labbra. L’artista ha lanciato un appello sui social affinché chiunque sappia qualcosa sulla morte di Alex si faccia avanti e denunci i responsabili, sottolineando quanto l’omertà sia un disvalore pericoloso e dannoso per la società.
L’associazione animalista Leidaa (Lega Italiana Difesa degli Animali e dell’Ambiente) ha presentato una denuncia ai Carabinieri. Ma finora i responsabili del massacro di Alex non sono stati individuati.