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Cannabis, il CBD riduce l’aggressività: ecco il perché di questo effetto

La cannabis riduce l’aggressività, ma in che modo? I ricercatori della scuola medica Ribeirão Preto, dell’Università di San Paolo in Brasile, ci spiegano come e perchè il CBD agisce.

Cannabis: ecco come il CBD riduce l’aggressività

I ricercatori della scuola medica Ribeirão Preto hanno riscontrato nella cannabis la presenza di un metabolita, il cannabidiolo, più comunemente CBD, che sarebbe in grado di ridurre l’aggressività.

Lo studio, intitolato “Cannabidiol attenuates aggressive behavior induced by social isolation in mice: Involvement of 5-HT1A and CB1 receptors”, pubblicato sulla rivisa Progress in NeuroPsychopharmacology and Biological Psychiatry, è stato effettuato su alcuni gruppi di topi, nei quali era stata stimolata l’aggressività attraverso l’isolamento forzato.

Mediante la divisione in gruppi, sono state somministrate diverse quantità si CBD per chilo (ad un gruppo 5 mg, poi 15 mg, 30 mg ed, infine 60 mg) gli scienziati hanno poi studiato gli effetti in relazione ad un gruppo di controllo a cui non è stato somministrato il cannabidiolo.

I risultati della ricerca

Dai dati raccolti è emerso che il cannabidiolo riusciva a rendere il livello di aggressività dei topi evidentemente più ridotto. La quantità ideale è risultata essere quella di 15 mg per chilo. Per le dosi superiori gli effetti, invece, si invertono, facendo aumentare l’aggressività nel campione.

Questo risultato si ottiene perché il cannabidiolo facilita l’attivazione di due recettori nervosi: il recettore 5-HT1A, quello della serotonina (detta anche l’ormone della felicità e del buon umore), ed il recettore CB, che quello degli endocannabinoidi.

Lo studio, ovviamente, essendo stato effettuato sui topi non può offrire dei risultati validi sull’uomo. Per questo motivo bisognerà attendere studi più accurati e la sperimentazione sugli esseri umani per avere dei dati certi sull’effetto del CBD.

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