Sanremo 2024

Perché i cantanti aprono “negozi” a Sanremo

Perché i cantanti aprono “negozi” a Sanremo. Nella settimana di Sanremo sempre più spesso gli artisti in gara aprono store temporanei in città. Quest’anno ci sono le iniziative più disparate, da Geolier a Ghali, passando per Angelina Mangoe Dargen D’Amico. Una tendenza sempre più frequente in quella che è sempre più una Disneyland dello spettacolo per ben una settimana. Andiamo a scoprire nel dettaglio i vari store dei cantanti nella città ligure.

I cantanti aprono “negozi” a Sanremo

Nelle ultime edizioni gli artisti in gara trovano questo spazio anche fuori dall’Ariston, colonizzando la città di Sanremo con dei temporary store più o meno affini alla canzone portata in gara. È un modo alternativo per potenziare un bacino di follower, che consente anche momenti di incontro con i fan. Quest’anno sono diverse le iniziative legate ad alcuni degli artisti in gara, come Geolier che apre una sua pizzeria “temporeanea” in un locale di via Gaudio, mettendo a disposizione dei clienti un menu speciale a lui dedicato. L’operazione, ideata da Deliveroo, rende lo stesso menu disponibile anche a Roma, Milano e Napoli, con consegna a casa.

Di natura diversa l’iniziativa di Dargen D’Amico, in gara con il brano Onda Alta, che apre nei soli giorni di Sanremo la sua Edicola Dargen, spazio dedicato a una serie di eventi chiamati “Incontri sull’Onda Alta”. L’edicola temporanea dell’artista che torna all’Ariston per la sua seconda partecipazione a Sanremo si trova in Piazza V. Muccioli 16 e sarà aperta, naturalmente, dal 6 al 10 febbraio.

Gli spazi di Angelina Mango e Ghali

Sempre ispirato alla canzone in gara è il temporary store legato ad Angelina Mango, una Noioteca in via Giacomo Matteotti 194 che si propone di trasformare la noia in un’avventura creativa e straordinaria, ispirandosi proprio al titolo della canzone che Mango porta in gara, “La noia”. C’è poi l’iniziativa di Ghali, in gara con il brano “Casa mia. Lo spazio legato al nome del cantante, “Casa Ghali”, si ispira didascalicamente al titolo della canzone e dietro all’operazione c’è il brand Ikea.

Negozi che non sono veri negozi, visto che non è detto ci sia qualcosa da acquistare, ma si tratta per lo più di spazi ricreativi. La ragione di queste operazioni è di facile intuizione, si tratta di iniziative strategiche attraverso le quali gli artisti in gara, soprattutto quelli più quotati, hanno la possibilità di incamerare i proventi di brand che intendono sponsorizzare la spedizione sanremese.

Tuttavia la questione non è unicamente commerciale, ma si tratta soprattutto di visibilità, lasciare il segno in quella che è una vera e propria Disneyland dello spettacolo per pochi giorni, con migliaia di visitatori fisici, quelli che circolano per le strade sanremesi nei giorni del Festival di Sanremo e, parallelamente, quelli virtuali, dal cui coinvolgimento può passare il destino degli artisti in gara.

Il caso del Lido Mengoni nel 2023

Uno spazio a disposizione degli artisti è infatti un luogo potenziale dove dare vita ad eventi laterali a Sanremo che rendono la settimana festivaliera il place to be per addetti ai lavori e persone che gravitano intorno al mondo dello spettacolo.

Lo scorso anno Marco Mengoni aveva trovato casa base nello spazio di uno stabilimento balneare diventato per un’intera settimana il Lido Mengoni, luogo per interviste, feste e festeggiamenti, come era giustamente accaduto nell’edizione in cui l’artista si è imposto come vincitore sia nella serata cover che nella gara principale.

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