Un imprenditore di Capaccio Paestum, accusato di sversamento di liquami, è stato assolto perché il fatto non sussiste. Il fatto risale al 2020 quando, a seguito di una ispezione, i Carabinieri hanno sequestrato una vasca di raccolta di reflui zootecnici presso l’Azienda Agricola del noto imprenditore locale.
Capaccio Paestum, assolto imprenditore accusato di sversamento di liquami
Secondo l’accusa della Procura della Repubblica di Salerno, tale vasca aveva una apertura che consentiva lo sversamento dei liquami nel terreno sottostante. Successivamente l’imprenditore agricolo è stato citato in giudizio presso il Tribunale Penale di Salerno per violazione del Codice dell’Ambiente.
Gli Avvocati Diego Tajani e Gianluca Lembo, difensori dell’imprenditore agricolo, hanno dimostrato l’insussistenza del capo di imputazione ascritto al loro assistito escludendo qualsiasi tipo di responsabilità a titolo di dolo o di colpa in capo all’imputato, il quale non ha mai commesso nessuna violazione in materia ambientale.
Nello specifico lo sversamento di liquami avveniva nel terreno sottostante che era sempre di proprietà dell’imprenditore data la sua enorme proprietà ubicata nel Comune di Capaccio. È stata, dunque, accolta la tesi difensiva perché è emerso il corretto operato dell’attività svolta dall’imputato. L’imputato è stato infine assolto con formula piena perché il fatto non sussiste.
La sentenza
Ed infatti in sede dibattimentale è stata accolta la tesi difensiva perché è emerso il corretto operato dell’attività svolta dall’imputato, in possesso di tutte le prescrizioni e comunicazioni previste a norma di legge. Per questo l’imprenditore è stato assolto con formula piena perché il fatto non sussiste.