Battuta d’arresto per il progetto dell’impianto a biogas previsto in località Tempa di Lepre, a Capaccio Paestum. L’amministrazione comunale ha deciso di sospendere i termini della richiesta di costruzione per effettuare ulteriori verifiche e approfondimenti come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.
L’impianto, progettato per trattare oltre 200mila tonnellate di rifiuti organici all’anno e produrre biogas, ha sollevato numerose polemiche tra i cittadini. Nonostante le autorizzazioni ottenute e l’avvio dell’iter procedurale, la contrarietà popolare non si è mai placata. Negli ultimi mesi si sono moltiplicati incontri pubblici e iniziative sul territorio per discutere le possibili conseguenze dell’opera.
Impianto biogas a Capaccio Paestum, le motivazioni della sospensione
La decisione dell’amministrazione comunale è motivata dalla necessità di ottenere maggiori garanzie sull’impatto ambientale dell’impianto e sulla sua compatibilità con il territorio. Nei prossimi giorni verrà istituita una commissione tecnica che avrà il compito di esaminare il progetto in dettaglio e fornire un parere motivato al Comune.
Parallelamente, la ditta proponente avrà 30 giorni di tempo per rispondere alle richieste di chiarimento avanzate dagli uffici comunali.
Avanza il progetto di Ogliastro Cilento
Mentre a Capaccio Paestum l’iter subisce una frenata, prosegue invece il progetto per un altro impianto di biometano previsto nel comune di Ogliastro Cilento, al confine con Agropoli, Cicerale, Giungano e la stessa Capaccio. Anche in questo caso, però, non mancano le opposizioni: un comitato cittadino recentemente costituito ha annunciato l’intenzione di presentare ricorso al Tar per bloccare l’iniziativa