Frasi, Musica

Le migliori frasi, testi e canzoni di Caparezza: le più belle

Caparezza, pseudonimo di Michele Salvemini nato a Molfetta, il 9 ottobre 1973, è un rapper, cantautore e produttore discografico italiano. Molto conosciuto per i vari riconoscimenti che ha ottenuto durante la sua carriera. Scopriamo insieme le migliori frasi, testi e canzoni più belle di Caparezza.

Le frasi, testi e canzoni di Caparezza: le più belle

Di seguito una selezione di frasi, testi, canzoni e immagini più belle di Caparezza:

  • „Facile starsene cieco come un vicolo, | muto fottuto pupazzo per il mio ventriloquo.“
  • „Ti cedo il posto mio: non è per vincere che vivo ma per ardere, | perciò se dovrò perdere lasciatemi perdere e avrò perso, | cosciente che non sono né peggiore né migliore di nessuno finché sarò diverso.“
  • „La musica è come un origami: se la spieghi diventa un foglio.“
  • „Non sono più lo stesso di un secondo fa, | nel mio caso, fidati, pure un secondo fa. (da Prosopagnosia, n. 1)“
  • „Di sicuro ci sono dei rapper a cui non sto simpatico. Questo è assodato. Anche dei musicisti non mi vedono di buon occhio. È una cosa normale, se fosse solo per empatia. Non è così, ma di fatto non mi importa. Non mi sono mai fatto influenzare da nessuno, nemmeno dall’aspettativa dei fan, figuriamoci dai colleghi. Esiste dell’ostracismo nei miei confronti. La più grande verità è che non ho alcun interesse per l’opinione della scena rap. Chi se ne frega, dico. Me ne tiro fuori. Tutta la musica viene accostata a fenomeni culturali, anche il liscio lo è, ma rifiuto che ci sia un modo settoriale e poco elastico di vedere la musica.“
  • „Dicono che gli arabi scrivono al contrario, | Mohamed ha detto che io scrivo al contrario, | dunque ogni cosa giusta rivela il suo contrario | e se no sei d’accordo mi dispiace per te!“

Le frasi dalle canzoni di Caparezza

  • (Fugadà)

Me ne vado per le strade strette, oscure e misteriose
Non c’è un cane, qualche stella nella notte fantasiosa
Via dal tanfo, via dal tanfo…

Caparezza

  • (Una Voce)

Spinto dalle mie orme ritrovo la guida
Guardo dietro le fronde, è di nuovo mattina
Nella testa una voce di tuono antica
Sta dicendo: “Non correre, uomo”

  • (El Sendero)

Camina, guerrero, camina
Por el sendero del dolor
Y la alegria
Camina, guerrero, camina
Por el sendero del dolor
Y la alegria
Camina (Camina)

  • (La Scelta)

Da grande suonerò la “Pastorale”
Ora sul piano resto curvo come un pastorale
Mio padre è d’umore un po’ grigio, mi vuole prodigio

  • (Figli D’Arte)

Sposto la tenda poi guardo fuori,
tutti quei fan con gli striscioni,
tutti quei fotografi a cavalcioni,
aspettano mio padre per godere di lui.
Io sono figlio di un cantautore

  • (Comunque Dada)

Le quattro di notte,
sono in pigiama,
in preda alla noia,
scendo sotto casa,
salgo sul tettuccio

  • (Canzone A Metà)

Canzone a metà,
come i palazzi, le strade, le scuole pubbliche, lasciate a metà.
Come quando non ti piace il fois gra ne mangi solo metà.
Incompiute, in computer. Canzoni a metà.

  • (Argenti Vive)

Mentre solcavamo l’immobile palude,
mi si parò davanti uno spirito coperto di fango,
allungò verso la barca entrambe le mani ma Virgilio pronto lo respinse

  • (Sfogati)

Ho notato che quando si parla di cantanti
certa gente dovrebbe prendersi dei calmanti,
mattatoi di furia iconoclasta,
insultano e basta

  • (Fai Da Tela)

La mia testa nei morsi di gogna,
I sensi di colpa nei sorsi di cognac,
La paranoia, che nelle sere mi ingoia,
Come un bicchiere di Nero di Troia, dipingo pitture nere di Goya.

Caparezza

  • (Abiura Di Me)

Se pensi che possa cambiare il mondo ti sbagli alla grande
È già tanto se mi cambio le mutande
Voglio solo darti un’emicrania lancinante
Fino a che non salti nel vuoto come uno stunt man

  • (Il Circo Delle Pantegane)

“Benvenuti siore e siori, prendete posto e godetevi lo spettacolo del circo delle pantegane!”

canzonifrasi