Capi griffati contraffatti comprati da Paesi esteri e venduti online per prezzi di poco inferiori a quelli originali, con guadagni cospicui che gli inquirenti ipotizzano vicini ai 3 milioni di euro: un blitz della Guardia di Finanza della Compagnia “Pronto Impiego” di Aversa ha sgominato una associazione a delinquere operante tra le province di Napoli e di Caserta.
Come riporta l’edizione odierna de Il Mattino l’inchiesta ha coinvolto 18 persone, provenienti dalle province di Napoli e di Caserta, in particolare da Sant’Arpino, Giugliano in Campania, Melito e Sant’Antimo.
Capi griffati contraffatti venduti online: il blitz tra Napoli e Caserta
In particolare, dalle indagini sarebbe emersa l’operatività dell’associazione che si sarebbe approvvigionata della merce contraffatta, acquistata da paesi esteri in particole Turchia e Cina (tra cui capi di abbigliamento, calzature ed accessori vari) recante i marchi e i segni distintivi di note griffes internazionali e nazionali.
La merce sarebbe stata successivamente stoccata presso depositi e magazzini nella disponibilità del gruppo e pubblicizzata per la vendita anche su pagine Instagram. La spedizione, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, avveniva attraverso corrieri ordinari o anche attraverso il canale postale. Gli acquirenti dovevano pagare la merce in contrassegno al ricevimento del pacco presso la propria abitazione. Un escamotage, hanno spiegato i finanzieri della Compagnia Pronto Impiego di Aversa, che serviva per evitare la tracciatura dei pagamenti con carte di credito o altri sistemi bancari
Nei confronti di alcuni indagati è stato disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente del profitto del reato, quantificato in oltre 2 milioni e 900mila euro.
I nomi
I militari della Guardia di Finanza della Compagnia “Pronto Impiego” di Aversa, per delega del Procuratore distrettuale di Napoli, hanno eseguito una ordinanza applicativa di misure cautelari, personali e reali, emessa dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 18 persone (cinque sottoposte alla misura degli arresti domiciliari, dieci a quella dell’obbligo di dimora, tre a quella dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di un numero indeterminato di delitti di contraffazione di marchi, introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi nonché ricettazione.
Gli indagati agli arresti domiciliari
- Angelo Jonathan Chianese
- Gianpiero Chianese
- Francesco Raia
- Marco Badalamenti
- Giuseppe Manzo