Dalle tabelle ministeriali al “Metodo D” tutto quello che bisogna sapere prima di mettersi al volante dopo aver brindato.
Ecco quanto si può bere in base ad altezza, peso e genere per salvare la patente
Le nuove disposizioni più rigide sull’alcol, introdotte dal Codice della Strada il 14 dicembre, potrebbero rovinare a molti italiani il cenone di Capodanno. La domanda è: che divertimento c’è se non si può sorseggiare tranquillamente un bicchiere di vino? E come festeggiare l’arrivo del nuovo anno senza un brindisi? Tuttavia, il rischio è che alla fine della serata si superi, senza accorgersene, il limite legale di 0,5 grammi di alcol per litro e ci si metta al volante, infrangendo inconsapevolmente la legge. Per evitare questo, molte persone hanno già acquistato etilometri portatili.
Per sapere quanto e cosa bere senza incorrere in sanzioni, esistono anche delle tabelle alcolemiche fornite dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, allegate al decreto del 30 luglio 2008. Queste tabelle, tra l’altro, devono essere esposte in tutti i locali pubblici dove si svolgono spettacoli o eventi di intrattenimento e dove vengono servite bevande alcoliche.
Le tabelle
Queste tabelle permettono di calcolare il tasso alcolemico e quindi di determinare se si è in grado di guidare, considerando diversi fattori. La quantità di alcol presente nelle bevande più comuni, misurata in dosi standard (330 cc per la birra, 125 cc per il vino, 80 cc per vini liquorosi e aperitivi, 40 cc per superalcolici e digestivi, 100 cc per champagne e spumante), il sesso, il peso corporeo del conducente (con valori indicativi) e il tipo di assunzione della bevanda (se a stomaco pieno o vuoto).
Poiché le donne tendono ad avere una percentuale di tessuto adiposo più alta rispetto agli uomini, risultano essere generalmente più sensibili agli effetti dell’alcol. Mentre bere a stomaco vuoto accelera l’assorbimento, aumentando rapidamente il tasso alcolemico. È importante, però, notare che i valori riportati nelle tabelle si riferiscono a un’assunzione avvenuta nei 60-100 minuti precedenti e sono puramente indicativi, senza alcun valore legale.
Gli esempi su donne e uomini
Se una donna che pesa 55 kg ed è a stomaco vuoto vuole mettersi al volante senza rischiare sanzioni dovrà limitarsi a bere o 1 bicchiere di vino, o 1 birra normale a 5 gradi, ma può scegliere anche tra 1 bicchiere di champagne o spumante, 1 digestivo o 1 superalcolico non superiore ai 45 gradi. Se invece la stessa donna è a stomaco pieno, potrà aumentare i bicchieri di vino a 2, ma potrà continuare a bere solo 1 bicchiere di birra.
Oppure, potrà scegliere 2 superalcolici da 35 gradi, 2 bicchieri di champagne o spumante, o 1 superalcolico da 60 gradi. E poiché più il peso aumenta, più diminuisce l’incidenza dell’alcol sull’organismo, ne consegue che una donna di 80 kg potrà bere, a stomaco vuoto, 2 birre leggere, 2 digestivi, o 2 bicchieri di champagne o spumante. E a stomaco pieno, potrà arrivare fino a 3 birre leggere, 3 aperitivi, 3 superalcolici leggeri o 4 bicchieri di champagne o spumante.
Per gli uomini vale lo stesso discorso, anche se va considerato che normalmente reagiscono all’alcol meglio delle donne. Quindi, un uomo di 70 kg a stomaco vuoto potrà scegliere tra: 1 bicchiere di vino, 1 birra, anche da 8 gradi, o 2 birre leggere, 1 superalcolico, anche da 60 gradi, 2 digestivi, 2 bicchieri di champagne o spumante. E lo stesso uomo, a stomaco pieno, potrà guidare senza problemi anche bevendo 3 bicchieri di vino, 3 birre, 4 digestivi, 2 superalcolici da 60 gradi e, addirittura, 4 bicchieri di champagne o spumante. Anche in questo caso, le dosi che si possono assumere aumentano con il peso.
Quindi, se il peso dell’uomo è di 90 kg, a stomaco vuoto potrà scegliere tra: 2 birre, 2 bicchieri di vino, 3 digestivi, 2 superalcolici da 45 gradi e 3 bicchieri di champagne o spumante. Lo stesso uomo, a stomaco pieno, potrà assumere, rimanendo nei limiti alcolemici di legge, 4 birre, 4 bicchieri di vino, 5 digestivi, 2 superalcolici da 60 gradi o 6 bicchieri di champagne o spumante.
I cocktail
Le tabelle ministeriali non citano i cocktail. Ma ad indicare il tasso alcolemico di uno dei cocktail più famosi, il Gin Tonic, ci pensa il sito Cocktail Engineering. Secondo i suoi calcoli, se un uomo di 80 kg assume 1 Gin Tonic a digiuno avrà un tasso alcolemico di 0,37 g/l, mentre a stomaco pieno il tasso scenderà a 0,22 g/l. Entrambi i valori rispettano ampiamente i limiti consentiti dalla legge. Ma se ad assumere 1 Gin Tonic è una donna di 65 kg a stomaco vuoto, il suo tasso alcolemico sarà di 0,64g/l e la donna non potrà mettersi alla guida.
Se invece la stessa donna assumerà il cocktail a stomaco pieno il suo tasso alcolemico sarà di 0,36 g/l, e rientrerà nei parametri di legge. E se i Gin Tonic che si bevono sono 2? L’uomo di 80 kg potrà mettersi al volante solo se avrà assunto i 2 cocktail a stomaco pieno rimanendo, con un tasso alcolemico di 0,44 g/l, sotto il limite consentito. Se invece li berrà a stomaco vuoto il suo tasso alcolemico salirà a 0,77 g/l. La donna di 65 kg, invece, con 2 Gin Tonic non potrà guidare né a stomaco vuoto (1,28 g/l), né a stomaco pieno (0,72 g/l).
L’autovalutazione con il “Metodo D”
Ma come si fa se le tabelle alcolemiche non sono disponibili? Nel 2009 l’Istituto Superiore di Sanità ha messo a punto un test di autovalutazione, il cosiddetto “Metodo D”, che permette a chiunque di calcolare, con una certa precisione e attraverso una semplice formula matematica, se la quantità di alcol ingerita è compatibile con i parametri consentiti dalla legge. Anche in questo caso si tratta però di valori indicativi e non legali.
La formula si applica dividendo la quantità di alcol ingerita espressa in grammi per il peso della persona moltiplicato per un determinato coefficiente, che corrisponde, per gli uomini, a 0,7 se si è a stomaco vuoto e a 1,2 se si è a stomaco pieno e, per le donne, a 0,5 se si è a stomaco vuoto e a 0,9 se si è a stomaco pieno. Per ottenere i grammi di alcol presenti nella bevanda assunta, bisogna moltiplicare la sua gradazione alcolica, che esprime il contenuto di alcol in volume su 100 ml, per il numero 8. Così, per esempio, un litro di birra da 5 gradi corrisponde a 40 grammi di alcol ingeriti.
Questo valore va poi adattato alla quantità di birra realmente consumata. Se per esempio se ne beve mezzo litro, i grammi di alcol ingeriti si riducono a 20. Ai fini del calcolo può essere utile sapere che un bicchiere di vino o di spumante standard misura da 8 a 10 cl, un vino liquoroso intorno ai 6 cl, mentre liquori o distillati non superano i 5 cl. Comunque, una volta individuati i grammi di alcol presenti nella bevanda, si può procedere alla determinazione del tasso alcolemico attraverso l’applicazione della formula.
Esempi di autovalutazione
Prendiamo, ad esempio, il caso di un uomo che pesa 80 kg e di una donna che pesa 60 kg, entrambi a stomaco vuoto, che hanno consumato mezzo litro di birra al 5% di alcol, pari a 20 grammi di alcol. Per l’uomo, il calcolo del tasso alcolemico sarà di 0,35 g/l, ottenuto dividendo i 20 grammi di alcol per il peso di 80 kg, moltiplicato per il coefficiente 0,7. Per la donna, invece, il tasso alcolemico sarà di 0,66 g/l, calcolato dividendo i 20 grammi di alcol per il peso di 60 kg, moltiplicato per il coefficiente 0,5.
Come si può vedere, l’uomo rientra nei limiti legali di 0,5 g/l, mentre la donna li supera, quindi non sarebbe in grado di guidare. Se entrambi fossero stati a stomaco pieno, il peso dell’uomo (80 kg) sarebbe stato moltiplicato per il coefficiente 1,2, mentre quello della donna (60 kg) per 0,9. In questo caso, il tasso alcolemico risultante sarebbe di 0,21 g/l per l’uomo e di 0,37 g/l per la donna, entrambi sotto il limite legale.