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Capodanno, perché esiste e perché si festeggia il 31 dicembre

Perché esiste Capodannoperché si festeggia e perché si celebra il 31 dicembre? Capodanno (da capo d’anno) è il primo giorno dell’anno. Secondo il calendario gregoriano, il 31 dicembre segna la fine di un periodo, che solitamente finisce una settimana dopo Natale, dedicato al riepilogo dell’anno appena trascorso, specialmente nelle radio, nelle televisioni, e nei quotidiani.
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I mass-media spesso, infatti, pubblicano articoli o trasmettono notizie su quanto è avvenuto durante l’ultimo anno, gli elenchi delle persone più in vista decedute durante l’anno appena terminato, i cambiamenti annunciati, previsti o prevedibili nel nuovo anno, come la descrizione delle leggi che entreranno in vigore il 1º gennaio e l’oroscopo per l’anno che verrà.



Capodanno 2021, perché esiste e perché si festeggia il 31 dicembre

Questo giorno è in molti luoghi una festa religiosa di precetto. Liturgicamente si celebra Solennità della Madre di Dio (Calendario romano generale), la Circoncisione di Gesù (rito ambrosiano e Messa tridentina). Nella notte di passaggio tra il 31 dicembre e il 1º gennaio si festeggia con il veglione di Capodanno. In occasione di questa celebrazione, in molte città del mondo si sparano i tradizionali fuochi artificiali, solitamente accompagnati (nei paesi anglosassoni) dalla canzone Auld Lang Syne.

Molti la considerano anche un’occasione per fare dei buoni propositi per il nuovo anno. La tradizione italiana prevede una serie di rituali scaramantici per il primo dell’anno che possono essere rispettati più o meno strettamente come quello di vestire biancheria intima di colore rosso o di gettare dalla finestra oggetti vecchi o inutilizzati (quest’ultima usanza è stata quasi completamente abbandonata). Le lenticchie vengono mangiate a cena il 31 dicembre come auspicio di ricchezza per l’anno nuovo e un’altra tradizione prevede il baciarsi sotto il vischio in segno di buon auspicio.

In Spagna c’è la tradizione di mangiare alla mezzanotte dodici chicchi d’uva, uno per ogni rintocco dei dodici scoccati da un orologio (il principale è quello di Puerta del Sol a Madrid). In Russia, dopo il dodicesimo rintocco, si apre la porta per far entrare l’anno nuovo. In tutta l’ex Unione Sovietica è usanza scambiarsi e aprire i regali. Spesso vengono regalati cioccolatini o pupazzetti corrispondenti all’animale simbolo del calendario cinese dell’anno che verrà. In Ecuador e in Perù si esibiscono fuori la propria abitazione dei manichini di cartapesta (a volte con le sembianze di personaggi famosi, calciatori, ecc.) riempiti di petardi così da bruciare ed esplodere ai rintocchi della mezzanotte. In Giappone, prima della mezzanotte, le famiglie si recano nei templi per bere sakè e ascoltare 108 rintocchi di campane che annunciano l’arrivo di un nuovo anno (si ritiene infatti che questo sia il numero dei peccati originali della fede buddista).

In tanti paesi che seguono il calendario Gregoriano, tra cui gli Stati Uniti, il Regno Unito, l’Italia e altri, il Capodanno è anche una festa civile. In molti paesi, se il 1º gennaio cade di sabato o domenica, allora il venerdì precedente o il lunedì successivo sono anche festivi. Israele è il solo paese che, pur usando il calendario gregoriano, non celebra il Capodanno come festa pubblica, nondimeno, molti israeliti che vivono specialmente in Nord America o in Europa lo festeggiano privatamente.

Può essere interessante notare come festeggiare il Capodanno a mezzanotte sia in realtà corretto solo negli anni bisestili, in quanto il moto di rotazione della Terra attorno al proprio asse ha la durata di 365 dì e 6 ore: negli anni non bisestili il cambio d’anno scatta solamente alle ore 6:00 del 1º gennaio, mentre in quelli bisesti il passaggio da un anno al successivo si verifica a mezzanotte dato che la somma delle 6 ore accumulate nei 4 anni viene convertita in un giorno (il 29 febbraio).



Quando è nata la festa di Capodanno?

La storia del Capodanno ha origini pagane: il 1 gennaio è stato considerato il primo giorno dell’anno a partire 46 a.C. con l’introduzione del calendario giuliano. Prima dell’istituzione del calendario promulgato da Giulio Cesare, infatti, il primo giorno dell’anno coincideva con il primo giorno di marzo.

Come si festeggia l’anno nuovo?

Allo scoccare della mezzanotte si sparano i fuochi artificiali, si stappano bottiglie di spumante o champagne e si brinda al nuovo anno. Il Capodanno viene anche festeggiato, con serate organizzate ad hoc per questa ricorrenza, nelle discoteche, nelle piazze e nei ristoranti.



Da quando si festeggia il Capodanno?

La notte di San Silvestro, o vigilia di Capodanno, corrisponde alla notte tra il 31 dicembre e il 1º gennaio (Capodanno). Essa è celebrata in diversi modi a seconda della nazione. La data del capodanno dipende dalla particolare cultura e religione. In particolare, il giorno del capodanno cade:



Perché a Capodanno ci si veste di rosso? Ecco perché questo colore porta fortuna

Perché a Capodanno ci si veste di rosso? Sia in Oriente che in Occidente ci sono tradizioni che suggeriscono di indossare il rosso tra la notte di San Silvestro e il primo giorno dell’anno nuovo. Il rosso è universalmente il colore della passione, dell’energia, della forza e del coraggio ma anche della buona fortuna. È beneaugurante ma anche audace. Scopriamo insieme perché questo colore porta fortuna!



Indossare qualcosa di rosso nella notte di San Silvestro è per molti, un rito propiziatorio: si accoglie il nuovo anno con l’auspicio che ci porti fortuna, salute, sicurezza. Il colore rosso porterebbe con sè significati positivi, ma da dove ha origine tutto ciò? La tradizione del rosso a Capodanno nasce in Cina: nel simbolismo orientale il rosso è il colore della fortuna, della prosperità e della buona sorte e viene utilizzato di solito durante le celebrazioni nuziali come buon auspicio per gli sposi e per la loro nuova vita insieme. Si tratta dunque di un augurio di fertilità e felicità in amore.

Perché si mangiano le lenticchie a Capodanno: la spiegazione

Perché si mangiano le lenticchie a Capodanno? Nella notte di San Silvestro, tra il 31 dicembre e l’1 gennaio, in Italia c’è l’usanza di mangiare delle lenticchie come contorno di zampone o cotechino. Ma perché questo legume viene consumato proprio in occasione del cenone dell’ultima notte dell’anno? Scopriamolo insieme.



Generalmente, mangiare le lenticchie è di buon auspicio. La forma di questo legume, infatti, ricorda una moneta. Ecco perché mangiare lenticchie il 31 dicembre ha un motivo di augurio. La speranza è quella di andare incontro ad un nuovo anno fortunato dal punto di vista economico. Per questo motivo è anche consigliato mangiare le lenticchie con le mani, proprio perché è con le mani che gestiamo il denaro nella vita di tutti i giorni. Del resto, tentare non costa nulla.

Capodanno lunare, cos’è e perché si chiama così

Cos’è il capodanno lunare perché si chiama così? Con il termine capodanno lunare si indica generalmente l’inizio dell’anno presso tutti i popoli che computano il tempo in base ad un calendario lunare o lunisolare.

Anno lunare o in latino annus lunaris è il termine tradizionalmente usato per indicare la durata di dodici mesi sinodici consecutivi. La durata media di un mese sinodico è di 29 giorni, 12 ore 44 minuti primi e 3 secondi, quindi l’anno lunare medio risulta essere di 354 giorni, 8 ore, 48 minuti e 36 secondi.

Tutto quello che c’è da sapere sul Capodanno cinese 2022

Cos’è il capodanno cinese, perché, quando quale animale si festeggia nel 2022? La festa di primavera o capodanno lunare, in Occidente generalmente noto come capodanno cinese, è una delle più importanti e maggiormente sentite festività tradizionali cinesi, e celebra per l’appunto l’inizio del nuovo anno secondo il calendario cinese.



Oltre che, ovviamente, in Cina, la festività viene celebrata in molti paesi dell’Estremo Oriente, in particolare Corea, Mongolia, Singapore, Malaysia, Nepal, Bhutan, Vietnam (dove prende il nome di Tết Nguyên Ðán) e Giappone (in cui è stata una festività ufficiale fino al 1873) e anche nelle innumerevoli comunità cinesi sparse in tutto il mondo.

Le tradizioni di Capodanno, perché si sparano i botti?

Perché a Capodanno si sparano i botti? A Capodanno fuochi d’artificio e petardi non si accendono solo per salutare il nuovo anno: i botti, assieme al disfarsi di mobili e stoviglie vecchie, hanno il significato di espulsione del vecchio anno con le sue negatività. Antichi riti diffusi un po’ ovunque hanno questo significato di esorcismo contro demoni e spiriti maligni.



Dalle Alpi fino al sud Italia la tradizione dei botti è molto sentita e l’Italia si distingue nel mondo per i suoi artigiani pirotecnici, che sono maestri in tutte le parti del mondo. Questa tradizione è talmente radicata nel nostro Paese che proprio a due passi da Roma, a Valmontone, vicino Palestrina si svolge ogni anno il Campionato del mondo dei fuochi d’artificio. Tornando alla tradizione di Capodanno, anche qui l’usanza vuole che i botti siano sparati per allontanare spiriti maligni e demoni malvagi, a quanto pare molto sensibili al rumore, dalle città in cui si viveva.


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