Cronaca

Caporalato sui rider, così sfruttano i clandestini: “Forniscono bici e account in cambio del 50% della paga”

I guadagni vengono trattenuti da chi sfrutta i clandestini

Da un report dei carabinieri è emerso che sta prendendo sempre più piede il fenomeno del caporalato anche tra i rider. Esistono persone che sfruttano i clandestini e le classi sociali più disperate per trarre profitto in maniera losca. Il caporalato è un fenomeno che si cerca di combattere in altri ambienti di lavoro, come l’agricoltura.

Il caporalato sui rider

Il generale di brigata Antonio Bandiera, alla guida del Comando carabinieri per la tutela del lavoro, ha affermato: “Se fino a qualche anno fa su dieci rider controllati ne scoprivamo uno che per lavorare usava l’account di un caporale, adesso il rapporto è di uno a cinque, anche se in certi casi anche di uno su due”. Un fenomeno in crescita in tutta Italia, sul quale — conferma l’alto ufficiale dell’Arma — “stiamo indagando ovunque, perché rappresenta anche un grave pericolo per gli stessi lavoratori da un punto di vista di sicurezza stradale: spesso gli sfruttatori forniscono ai fattorini clandestini biciclette a pedalata assistita modificate per andare più veloce in modo da indurli a effettuare più consegne in un lasso di tempo inferiore e far guadagnare di più proprio i caporali. La conseguenza è che gli stessi lavoratori in nero utilizzano mezzi pericolosi per loro e per gli altri utenti della strada”.

Come funziona il raggiro dei caporali

Come sottolinea il generale Bandiera: “Adesso, con i caporali più attivi che mai i diritti vengono di nuovo negati sempre di più a chi è clandestino e più diffusamente a chi si trova in stato di bisogno”. Gli sfruttatori presentano due “pacchetti” alle loro vittime: il primo prevede la cessione dell’account del caporale, aperto da lui stesso su una delle tante piattaforme di registrazione online dei lavoratori, dove bisogna inserire foto, documento d’identità (anche il permesso di soggiorno), informazioni personali e richiesta del kit dell’azienda (borsa, fratino, dotazioni di sicurezza oggi previste per legge).

Una volta ottenuto l’Id courier, viene subito ceduto al rider clandestino che, con il secondo “pacchetto”, viene equipaggiato anche con bici o monopattino.

Quanto guadagnano i caporali

Nel primo caso il caporale trattiene il 20% dei guadagni, nel secondo anche il 50%. In media ognuno di loro può avere una decina di sub-fattorini, ciascuno dei quali può effettuare anche 15 consegne al giorno per un guadagno di 60-70 euro ciascuno.

Si stima che un caporale arrivi a incassare così anche 400 euro al giorno, ottenendo due vantaggi. “Scalare rapidamente il ranking dei fattorini dell’azienda per cui risulta impiegato, assicurandosi così il diritto a lavorare nelle fasce orarie migliori (di sera) e in un raggio più vicino a lui, e di poter guadagnare anche una volta tornato nel Paese d’origine, perché con questo sistema è come se fosse rimasto in Italia”.

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