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Caserta, minacce e botte al padre cieco: divieto di avvicinamento per la figlia e il compagno

Truffa Napoli

Immagine di repertorio

Ad una coppia, residente a Capua, accusata di estorsione ai danni del padre della donna sono stati revocati gli arresti domiciliari e il tribunale del Riesame di Napoli ha risposto la misura del divieto di avvicinamento alla vittima con l’applicazione del braccialetto elettronico.

Capua, divieto di avvicinamento per una coppia accusata di estorsione

Erica R., di 19 anni, e Vincenzo D.V., di 25 anni erano stati arrestati, e ristretti ai domiciliari, dopo una denuncia sporta dalla vittima (il padre di lei) non vedente, che aveva riferito ai carabinieri delle continue richieste di denaro da parte della coppia. Richieste che sarebbero state rivolte anche con metodi violenti.

L’uomo ha riferito ai militari di essere stato colpito con un pugno a un occhio durante un’aggressione da parte dei due. Inoltre, l’uomo sarebbe stato spesso insultato dalla figlia e dal compagno che avrebbero anche utilizzato espressioni offensive sulla sua condizione di disabile.

L’inchiesta

Dopo la denuncia è scattata l’indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere. Per la coppia, inizialmente erano stati disposti gli arresti domiciliari. Nei giorni scorsi il Riesame di Napoli ha accolto il ricorso del difensore della coppia, e sostituito la misura cautelare dei domiciliari con quella del divieto di avvicinamento a una distanza inferiore ai 500 metri dalla vittima con l’applicazione del braccialetto elettronico.

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