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Il Tar riammette nell’Arma una carabiniera: “Non è obesa, ma robusta”

Il Tar riammette una carabiniera nell’Arma, perchè non è obesa, ma è robusta. La donna inizialmente è stata scartata alle selezioni perché ritenuta in sovrappeso.

Il Tar riammette nell’Arma una carabiniera: “Non è obesa, ma robusta”

La carabiniera, una donna di 32 anni prima esclusa dalle selezioni dell’Arma perché ritenuta sovrappeso, è stata difesa dagli avvocati Francesco Leone, Simona Fell e Raimonda Riolo. Grazie al loro lavoro sono riusciti a far reinserire vincendo un ricorso al Tar e al Consiglio di Stato.

Il calcolo di massa grassa errato

La neoallieva carabiniera, di origini tunisine ma residente a Palermo, ha dimostrato infatti che l’eccesso di massa grassa rilevato in sede di prove psicofisiche dalla commissione medica dell’Arma era stato calcolato in maniera errata.

L’indice di massa corporea (Imc) e di massa grassa erano risultati oltre il limite consentito, per una valutazione non corretta dell’altezza, 170 centimetri contro quelli “veri”, che erano 172. Come già avvenuto il mese scorso per un altro candidato carabiniere, che era in una condizione praticamente identica (assistito dagli avvocati Girolamo Rubino e Daniele Piazza), i due centimetri hanno fatto la differenza.

Respinto l’appello del Ministero della Difesa

La verifica dell’altezza, chiesta dai legali nel corso del giudizio di primo grado di fronte al Tar Lazio, è stata decisiva per far rientrare la candidata nei parametri previsti dal bando di concorso. Ora il Consiglio di Stato ha respinto l’appello del ministero della Difesa e confermato la riammissione della candidata, che è stata dunque assunta dall’Arma dei carabinieri.

In molti casi – spiegano gli avvocati Leone, Fell e Riolo, dello studio legale Leone-Fell & C. – l’inidoneità ottenuta al termine di una prova e la conseguente esclusione dal prosieguo delle prove di concorso può essere contestata. Non sempre, infatti, le valutazioni della commissione sugli accertamenti psicofisici e su quelli sanitari sono compiute in modo legittimo. Le strumentazioni mediche utilizzate sono obsolete e gli esiti possono essere confutati”.

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