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Carabiniere ucciso a Roma, il killer non risponde al gip: “È molto provato”

Elder Lee Finnegan si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il 19enne responsabile dell’omicidio del carabiniere di Somma Vesuviana, ha fatto scena muta davanti al gip.

Elder Lee Finnegan non risponde al gip

Il legale di Elder Lee Finnegan: «Non ha risposto al gip, è molto provato». «Il ragazzo si è avvalso della facoltà di non rispondere, è un ragazzo di 19 anni molto provato dalla situazione. Per rispetto del militare è meglio stare in silenzio».

Lo ha detto l’avvocato Francesco Codini, difensore di Elder Finnegan Lee, il giovane americano che ha ammesso di aver accoltellato il vicebrigadiere dei carabinieri, Mario Cerciello Rega, al termine dell’interrogatorio per la convalida del fermo di Elder. Il gip si è riservato di decidere mentre prosegue l’interrogatorio di Christian Gabriel Natale Hjorth, l’altro americano fermato. I due sono accusati di concorso in omicidio aggravato e tentata estorsione.

Domani la camera ardente a Roma

Sarà domani pomeriggio a Roma la camera ardente del vice brigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, ucciso due notti fa con 8 coltellate. Sarà aperta dalle 16 alle 20.30 nella cappella di piazza Monte di Pietà, a pochi passi dalla caserma dei carabinieri di piazza Farnese dove da anni il militare prestava servizio.

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