Un carabiniere di Gela è accusato di aver violentato il figlio e di maltrattamenti sull’ex mogie per diversi anni. sostituto procuratore ha concluso ora l’inchiesta partita dopo la denuncia dell’ex compagna. Il bambino è stato affidato in via esclusiva alla madre in attesa di ulteriori sviluppi delle indagini. Nelle scorse settimane i legali della donna avevano annunciato che, malgrado l’inchiesta in corso, il carabiniere continuava a prestare servizio nell’Arma e che risultava molto attivo in iniziative di catechesi.
Gela, carabiniere accusato di aver violentato il figlio e di maltrattamenti sull’ex mogie
“Ci sono voluti 72 giorni perché la Procura di Gela trovasse il tempo di ascoltare il bambino, presunta vittima di abusi sessuali – hanno dichiarato prima della chiusura delle indagini i legali della donna Giuseppe Messina ed Eleanna Parasiliti Molica –. L’indagato è accusato di fatti gravissimi anche ai danni dell’ex moglie e di altre donne. Alcuni procedimenti sono stati avviati già nel 2019. Nel rispetto della normativa sul codice rosso, la persona offesa avrebbe dovuto essere ascoltata entro tre giorni.
L’applicazione delle norme procedurali è stata inadeguata. C’è stata inoltre la richiesta di affidare il bambino ai Servizi Sociali, fortunatamente respinta dal Tribunale che ha evitato così la beffa oltre al danno. La delicatezza della vicenda – proseguono – avrebbe dovuto imporre alle Istituzione maggiore attenzione nei confronti delle presunte vittime”.