Cronaca

Retata dei Carabinieri in Liguria e Toscana: sei arresti per “caporalato”

Sono 11 gli indagati. Registrate violazioni della normativa sull'immigrazione

Caporalato in Liguria e Toscana, retata dell’Arma dei Carabinieri. Sono 11 le persone indagate per violazioni della normativa sull’immigrazione.

Sono 11 gli indagati per sfruttamento dei lavoratori

I Carabinieri del Comando Tutela del lavoro, dei Comandi Provinciali di Massa Carrara e La Spezia stamattina hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice delle indagini preliminari presso il Tribunale di Massa a richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 11 persone indagate, nell’ambito delle indagini preliminari, in ordine al reato di “intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro“, il cosiddetto ‘caporalato‘, nonché violazioni della normativa sull’immigrazione.

Extracomunitari sfruttati in punti vendita ortofrutticoli

Nello specifico, 3 contitolari di fatto di altrettanti esercizi commerciali per la rivendita di frutta e verdura avrebbero impiegato vari lavoratori extracomunitari in 3 diversi punti vendita, 1 in provincia di Massa e 2 in quella di La Spezia, in condizioni di sfruttamento e approfittando del loro stato di bisogno.

Finto lavoro per ottenere permessi di soggiorno

Inoltre, le indagini coordinate dalla Procura di Massa hanno evidenziato anche che due degli indagati, unitamente alle altre persone destinatarie della misura cautelare, di nazionalità Italiana e straniera, avrebbero costituito rapporti di lavoro fittizi finalizzati a far ottenere il permesso di soggiorno a cittadini extracomunitari in Italia clandestinamente. I 3 esercizi commerciali, sempre su disposizione dell’autorità giudiziaria, sono stati sottoposti a sequestro preventivo.

Sei indagati in manette

Agli arresti domiciliari 6 persone (2 in provincia di Massa e 4 in provincia di La Spezia) e altre 5 sottoposte all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, (1 in provincia di Massa e 4 in quella di La Spezia). Si tratta, complessivamente, di 6 cittadini extracomunitari (in Italia regolarmente) e 5 italiani.

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