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Il 6 aprile è il Carbonara day: chi lo ha inventato, la storia del piatto

Torna il 6 aprile Carbonara Day, appuntamento dedicato al piatto di pasta caratteristico del Lazio, e più in particolare di Roma. La festa chiama a raccolta appassionati, amatori e buongustai per una giornata ricca di iniziative celebrative dedicate alla ricetta famosa in Italia e nel mondo. Una ricerca commissionata dai pastai di Unione Italiana Food all’Istituto Piepoli rivela che per 9 italiani su 10 (95%) la carbonara si mangia sempre in compagnia, soprattutto in famiglia.
Secondo l’indagine, condotta su un campione di 500 persone rappresentative della popolazione maggiorenne, per 8 italiani su 10 la carbonara in particolare è una questione di cuore: il 62% la condivide con la famiglia, il 20% con il partner. Solo il 13%, con punte tra i maschi under 35, la degusta con gli amici. Per l’indagine, inoltre, Carlo Verdone e Sergio Mattarella sono le persone con cui gli italiani condividerebbero più volentieri un piatto di carbonara.

Quando si celebra il Carbonara day e chi lo ha inventato

Carbonara Day, il 6 aprile è il grande giorno. Si tratta di un piatto caratteristico del Lazio, e più in particolare di Roma, preparato con ingredienti popolari e dal gusto intenso. I tipi di pasta tradizionalmente più usati sono gli spaghetti e i rigatoni, comunque pasta di semola di grano duro. Un evento mediatico creato dai pastai di Unione Italiana Food e l’adesione di IPO, International Pasta Organization. La carbonara è il piatto più richiesto nel food delivery, e la sua origine è davvero curiosa.

Perché il 6 aprile e il Carbonara day?

Quando 7 anni fa o pastai italiani hanno ideato il Carbonara Day volevano ricordare che un piatto di pasta non divide, ma unisce. Quest’anno si ribadisce con forza il valore simbolico di un piatto di pasta che ci fa stare insieme e alleggerisce lo spirito nei momenti difficili.



Perché si chiama Carbonara da dove deriva il termine?

Pare fosse il piatto dei boscaioli del centro Italia che si avventuravano sulle montagne dell’Appennino a fare carbone da legna. E da ciò deriverebbe il nome di questo popolare piatto.

Dove è nata la pasta Carbonara

Si narra che i soldati americani, durante la Seconda Guerra Mondiale, assaggiarono la pasta “cacio e ova” abruzzese preparata dai carbonai (carbonari in romanesco) nel territorio dell’Aquilano e da qui potrebbe nascere anche il nome “carbonara”.

Pasta alla Carbonara: la ricetta di Giallo Zafferano

Le dosi per quattro persone:

Per prima cosa, mettete a scaldare una pentola di acqua. Come sale ne basta poco: circa metà del solito quantitativo, dato che il pecorino è già molto saporito. Quando avrà raggiunto il bollore, lessate la pasta prescelta: pasta lunga come spaghetti o bucatini, ma anche le mezze maniche sono perfette.

Prendete il guanciale, eliminate la cotenna, e tagliatelo a listarelle piuttosto spesse, di ca. mezzo centimetro. Lasciatelo sfrigolare in una padella, a fuoco moderato, finchè la parte grassa non diventerà trasparente. Non serve aggiungere altro olio, dato che cuocerà già nell’abbondante suo grasso. Versate il grasso all’interno di una scodellina. Rimettete il guanciale sul fuoco per renderlo croccante per qualche minuto, poi spegnete la fiamma e conservate il guanciale a parte.



Adagiate i tuorli all’interno di una scodella, unite il pecorino (tenendone due cucchiai per la decorazione) e una spolverata di pepe nero macinato al momento. Amalgamate brevemente con una spatola. Unite 2 mestolini di grasso del guanciale per rendere il composto di tuorli cremoso, denso e vellutato, amalgamando con la spatola.

Tenete da parte un bicchiere di acqua di cottura della pasta e scolatela. Versate la pasta nella padella dove avete cotto il guanciale, unite la crema di tuorli e pecorino e un mestolino di acqua di cottura. Mescolate molto bene per far amalgamare il tutto. Se fosse necessario, unite ancora acqua. Questa operazione andrà fatta rigorosamente fuori fuoco.

Quando la pasta alla carbonara sarà diventata super cremosa (ma non liquida), grazie al calore della pasta e agli amidi contenuti nell’acqua, unite il guanciale (tenendo qualche listarella per la decorazione), amalgamate brevemente e servite nei vari piatti. Decorate con una spolverata di pecorino e ancora un po’ di pepe. La vostra Carbonara è pronta! La vera Carbonara proprio come viene servita nella osterie di Roma

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