Cronaca

“Stupido cogl**ne”, la Card Cultura e la password in codice alfanumerico che ha suscitato polemiche a Bologna: avviata indagine

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Un insulto come password della Card Cultura

Un insulto come password in codice alfanumerico per la Card Cultura a Bologna: il caso ha suscitato molte polemiche, avviata una indagine interna. Il codice, «27UP1d0c0c091ion3», è stato sospeso e verrà sostituito con uno nuovo per i dipendenti.

Insulto come password della Card Cultura suscita polemiche a Bologna

A seguito delle polemiche suscitate dal codice alfanumerico utilizzato per attivare la Card Cultura del Comune di Bologna, «27UP1d0c0c091ion3», che sembra contenere un insulto, è stata avviata un’indagine interna. La Fondazione Bologna Welcome, fornitore del servizio Card Cultura, ha espresso il proprio «rammarico» e le scuse per l’accaduto ai lavoratori del Comune emiliano. In una nota, hanno dichiarato: «Abbiamo avviato un’indagine e adotteremo le misure tecniche e organizzative necessarie affinché episodi simili non si ripetano». Nel frattempo, il codice controverso è stato sospeso e ai dipendenti verrà fornito un nuovo codice.

Cosa è accaduto

La Card Cultura in questione ha un valore di 25 euro e consente di visitare mostre, musei e partecipare a eventi a Bologna e nei dintorni gratuitamente o a prezzo ridotto. Tuttavia, la combinazione di numeri e lettere utilizzata come password per attivare la carta sembrava contenere un messaggio subliminale offensivo. A sollevare la questione è stato ieri il Sindacato Generale di Base (Sgb), che ha denunciato «un aggettivo significativo rivolto ai dipendenti comunali, accompagnato da una lettera firmata dal sindaco Matteo Lepore». Il codice controverso era «27UP1d0c0c091ion3», che sembrava alludere a termini offensivi come «stupido» e «cogl**one». In seguito all’incidente, l’ente responsabile ha deciso di sospendere il codice e avviare un’inchiesta per identificare il presunto colpevole e verificare se ci sia stata un’intenzione maliziosa da parte sua.

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