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Il 17 novembre del 1960 nasce Carlo Verdone, funambolico attore comico italiano: erede naturale di Alberto Sordi

Carlo Verdone è un regista, attore, sceneggiatore e comico italiano. È uno dei personaggi più apprezzati all’interno del panorama cinematografico italiano grazie al suo ruolo di comico e di sceneggiatore.

17 novembre 1950: nasce Carlo Verdone, attore e comico italiano

Carlo Verdone, nato a Roma il 17 novembre del 1950. È figlio del critico cinematografico Mario Verdone, il quale, sin da bambino, lo avvicinò al mondo del cinema, e di Rossana Schiavina. Il nonno paterno Oreste era un chimico originario di Pozzuoli, mentre la nonna paterna, Assunta Casini, era senese. Mario Verdone fu battezzato e cresciuto da quest’ultima a Siena, più precisamente nella contrada della Selva.



Dopo essersi diplomato al Liceo Classico “Nazareno”, si è laureato con 110/110 e lode in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” con una tesi intitolata Letteratura e cinema muto italiano. Per visionare le pellicole oggetto della tesi si recò, in compagnia del padre, a Grado dove ebbe modo di assistere alle proiezioni in presenza della diva del cinema muto Francesca Bertini. Relatrice della tesi fu la prof. Evelina Tarroni. Prima della laurea, Carlo Verdone si diploma anche in regia al Centro sperimentale di cinematografia di Roma.

Gli inizi

Notevole è stata, specie ad inizio di carriera, la sua attività artistica rivolta al cabaret e, in particolare, alla televisione, con la partecipazione a programmi caratterizzati da un taglio innovativo (come in Non stop nel 1978, assieme a molti altri attori emergenti) in cui la figura del guitto veniva rivalutata e riportata all’antico splendore.



Precedentemente aveva girato alcuni spot per la popolare trasmissione Carosello. Carlo Verdone si diletta sin da giovanissimo nella ripresa amatoriale di cortometraggi. Compra la sua prima cinepresa da Isabella Rossellini, che doveva pagare una bolletta del telefono enorme e non voleva chiedere i soldi al padre. Così, per 80mila lire, una cifra notevole alla fine degli anni Sessanta, dispone di un’ottima Bolex Paillard.

Poesia solare (1969), Allegoria di primavera (1971) ed Elegia notturna (1973) sono le prime prove di regia di Carlo Verdone, di ispirazione underground, girati in formato Super 8 millimetri e andati perduti dalla Rai che li aveva ricevuti in prestito dal regista per la preparazione di un documentario a lui dedicato.

Debutto alla regia



Il suo debutto alla regia di un lungometraggio avviene con Un sacco bello, nel 1980, film dove interpreta più personaggi, portandone sul grande schermo alcuni del suo repertorio televisivo. Prodotto dalla Medusa Distribuzione, Verdone viene iniziato alle tecniche di ripresa e conduzione di un set da Sergio Leone. Il giovane regista lo considererà un maestro severissimo, ma vitale. La pellicola successiva, del 1981, Bianco, rosso e Verdone, una seconda kermesse di personaggi del suo repertorio, propone la figura attempata ma divertente di Elena Fabrizi, la sorella di Aldo, meglio nota come la Sora Lella. Come attore e regista, Verdone, dopo un inizio dedicato prettamente al genere comico, con il passare del tempo si è evoluto verso canoni più aderenti alla classica commedia all’italiana.

I grandi film

Da taluni è considerato l’erede naturale di Alberto Sordi (anche se lui ha negato spesso questo accostamento), per la capacità di far rivivere nel contesto degli anni Ottanta una figura di abitante della capitale che, in tutte le sue sfaccettature anche contrastanti, rappresenta l’archetipo dell’italiano medio. Sordi e Verdone hanno anche girato due pellicole insieme, entrambe da loro sceneggiate con Rodolfo Sonego: In viaggio con papà, per la regia dello stesso Sordi, e Troppo forte diretto da Verdone stesso.



Dall’ultimo decennio del XX secolo nella sua opera ai toni della commedia si è affiancato un registro meno comico, con un certo retrogusto amaro nella stesura delle storie e più attento ai temi della modernità, del cinismo e degli eccessi della società e del disagio dell’individuo di fronte ad essa.

E la goffaggine e inadeguatezza della maschera comica ha fatto posto alle nevrosi e all’ipocondria, reazioni quasi somatiche alle pressioni di un mondo frenetico. Verdone mantiene comunque un rapporto, per così dire, privilegiato con i canoni della commedia all’italiana presenti nella tradizione, dai grandi della comicità fino ad arrivare ai dettami di un cinema più impegnato, tenendo fede ad uno stile “medioalto” che ne fa un regista e un interprete tra più amati dal pubblico.

Altri grandi film



Oltre ai citati, i suoi film più noti sono: Compagni di scuola, film corale in cui dirige 18 interpreti coprotagonisti, una sorta di Grande freddo all’italiana e, da molti, per certi versi, ritenuto il più compiuto dei suoi lavori; Maledetto il giorno che t’ho incontrato, una tragicomica storia d’amore di due nevrotici e insoddisfatti interpretata in coppia con Margherita Buy; Al lupo al lupo, in cui analizza le dinamiche familiari e il rapporto complesso di tre fratelli; tornerà su questo tema aggiornando le tematiche e le complessità dei rapporti tra fratelli anche in Io, loro e LaraViaggi di nozze, in cui ripropone lo stile macchiettistico e la struttura ad episodi dei film d’esordio; Il mio miglior nemico, il suo più grosso incasso al cinema in ItaliaGrande, grosso e… Verdone, che riprende lo stile dei precedenti Un sacco bello, Bianco, rosso e Verdone e Viaggi di nozze, ovvero un film a tre episodi e tre ruoli interpretati dallo stesso Verdone, fino a Posti in piedi in paradiso.

Collaborazioni con Veronesi e la Cortellesi

Nel 2014 dirige Sotto una buona stella, recitando accanto a Paola Cortellesi. Nel 2016 esce il suo nuovo film L’abbiamo fatta grossa, che lo vede protagonista assieme ad Antonio Albanese. Nel 2018 dirige Benedetta follia e recita insieme ad Ilenia Pastorelli.



Per quel che riguarda il teatro, vanno ricordati gli spettacoli Tali e quali Senti chi parla. Verdone ha inoltre girato alcuni spot televisivi come regista, affiancato da calciatori come Roberto BaggioAngelo Peruzzi o da attori come Ornella Muti, è stato il produttore di Zora la vampira, e il doppiatore del gatto Zorba in La gabbianella e il gatto e ha doppiato anche i figli di Leo Nuvolone, Clemente e Sisto, nel film Grande, grosso e Verdone.

Ha scritto alcuni libri autobiografici e ha girato insieme al fratello Luca alcuni documentari. Ha pure girato i videoclip delle canzoni Mi piaci di Alex Britti e Meraviglioso dei Negramaro: quest’ultima poi è stata utilizzata come colonna sonora nel film di Giovanni Veronesi Italians, del quale Verdone è stato protagonista insieme a Sergio Castellitto e Riccardo Scamarcio. Verdone ha lavorato con Veronesi anche nella trilogia di Manuale d’amore. Nel 2012 esce nelle librerie La casa sopra i portici, scritto dallo stesso Verdone, autobiografia dei ricordi più importanti del regista, con la collaborazione di Fabio Maiello.

Vita privata


Carlo Verdone e Gianna Scarpelli.

Fratello del regista Luca Verdone e di Silvia, moglie di Christian De Sica, è stato sposato dal 1980 al 1996 con Gianna Scarpelli, dalla quale è legalmente separato ma non divorziato e con la quale ha avuto due figli, Giulia (1986), apparsa in un cameo in Al lupo al lupo e in Viaggi di nozze, e Paolo (1988), apparso in un cameo in Grande, grosso e… Verdone e in Io, loro e Lara, mentre ha avuto un ruolo più rilevante in Posti in piedi in paradiso.

Collaborazioni con Venditti e Dalla


I protagonisti del film Borotalco.

Nel 1982 Lucio Dalla e gli Stadio firmano la colonna sonora del suo film Borotalco. Verdone ha raccontato che nella locandina del film il nome di Lucio Dalla venne volutamente stampato dalla produzione a caratteri cubitali, per attirare maggiormente il pubblico. Nel 1985 recita nel videoclip del brano Centocittà. Nel 1986 Antonello Venditti compone la colonna sonora del film di Verdone Troppo forte.

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