Una vita costantemente nell’occhio del ciclone mediatico: è la vita di uno youtuber, instagrammer o di un semplice utente di Facebook e chi più ne ha più ne metta. Ad attrarre però le fanciulle nel vortice web è la figura dell’influencer. L’influencer Marketing o semplicemente l’influencer è una forma di Marketing basata sull’influenza che alcuni soggetti esercitano sul potere d’acquisto di altri.
Un individuo, cioè, in grado di condizionare in modo rilevante le opinioni e gli atteggiamenti degli altri in ragione della sua reputazione e autorevolezza rispetto a determinate tematiche o aree di interesse. È l’esempio, in Italia, dell’amatissima e tanto seguita Chiara Ferragni, che con il suo nuovo documentario, ha portato in vetta la figura dell’imprenditrice digitale. Lo stesso non si può dire, guardando in una sfera più ampia, della tanto chiacchierata Caroline Calloway, l’influencer statunitense da 795mila followers su Instagram.
Chi è Caroline Calloway?
Calloway è nata a Falls Church, in Virginia, da William P. e Catherine Gotschall. Ha frequentato la Phillips Exeter Academy e la New York University , dove ha studiato storia dell’arte. Ha rivelato su Instagram di aver cambiato legalmente il suo nome a 17 anni da Caroline Calloway Gotschall a Caroline Gotschall Calloway. Si è laureata in storia dell’arte presso il St. Edmund’s College di Cambridge, nel 2016.
Nell’ultimo anno della sua laurea, ha completato la sua tesi intitolata “Artworks or Preliminaries? An Evaluation of Cecil Beaton’s Scrapbooks.” Conosciuta sul web per le sue lunghe e dettagliate didascalie postate su ogni foto, in cui raccontava in maniera romantica le sue avventure all’Università di Cambridge. Dal 2013 anno in cui ha riscosso successo, queste iniziarono a diventare sempre più lunghe fino a che la ragazza non decise di scrivere un libro. Responsabile dello scandalo di “influencer scaltra”- riportato dal Vox.com- è proprio questo testo, che a quanto pare, non solo non si è mai materializzato, ma pare sia stato il pretesto per sfruttare l’amica Natalie.
“Caroline: amica opportunista e scrittrice imbrogliona”
A raccontare chi è Caroline Calloway è l’ex amica e ghostwriter dell’influencer, Natalie Beach, in un saggio di the Cut. Quello che quest’ultima scrive nel suo saggio è di come lei si sia ingenuamente lasciata usare per farle da ghost writer. La fonte riporta però che, a settembre 2017, Caroline Calloway annunciò su Instagram di non essere più interessata a scrivere questo libro, avendo il contenuto preso una piega sessista e troppo focalizzata sui ragazzi. Il libro in questione non è mai uscito, nel novembre 2015, però, la Publishers Weekly ha confermato che “and we were like” era stato venduto a Penguin Random House nel Regno Unito, a Macmillan Publishers negli Stati Uniti e a Hugo & Cie in Francia. Calloway ha precedentemente dichiarato di aver guadagnato 500mila dollari vendendo i diritti sul suo libro.
“And we were like”: Il libro che ha messo fine ad un’amicizia
Secondo la rivista specializzata nel settore editoriale, il suo libro aveva lo scopo di raccontare “l’esperienza di una ragazza americana all’Università di Cambridge, completa di storie mai raccontate prima di romanzi tumultuosi, balli europei glamour, quasi fallimento accademico e gli alti e bassi della creazione di un percorso verso l’età adulta, espandendosi sul suo libro di memorie di Instagram”.
Il 14 luglio 2017, Calloway ha annunciato su Instagram che l’accordo sul libro è stato annullato. Calloway in seguito spiegò che “[quando] fu chiaro ai miei editori che non volevo scrivere questo libro, si ritirarono dal contratto”. Calloway ha anche dichiarato di aver ricevuto circa il 30% dell’anticipo di $ 500.000 che avrebbe rimborsato a Macmillan dopo aver “lavorato sul cambiamento del [suo] modello di business […] [per] avere le entrate di cui [ha] bisogno per ripagarli”.
Sicuramente, ad oggi, Caroline Calloway influenza molto i suoi followers, che non la vedono più come un modello da imitare se non nell’arte della truffa.