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Cartelle esattoriali e rottamazione quater, tempi e modi per mettersi in regola

Mattinata d’esame in Consiglio dei ministri per il decreto misto con le nuove misure fiscali, con diverse novità per le cartelle esattoriali. Tra i principali contenuti: la riammissione nei termini dei contribuenti decaduti dalla rottamazione ter e dal saldo e stralcio; l’estensione del termine di pagamento per le cartelle di pagamento notificate nel periodo dal 1° settembre al 31 dicembre e del numero di rate il cui mancato pagamento determina decadenza della rateizzazione in corso prima dell’inizio della sospensione Covid; l’integrazione del contributo a favore dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione nel triennio 2020-2022; la semplificazione della disciplina del patent box e rifinanziamento del Fondo automotive.

Cartelle esattoriali e rottamazione quater

Nella riforma si prevede innanzitutto che il versamento delle rate da corrispondere nel 2020 e di quelle da corrispondere il 28 febbraio, il 31 marzo, il 31 maggio e il 31 luglio 2021 ai fini delle definizioni agevolate della rottamazione ter e del saldo e stralcio è valido se effettuato integralmente entro il 30 novembre 2021.

Come funziona

E ancora: per le normali cartelle notificate dal primo settembre al 31 dicembre, il termine per pagare è fissato in 150 giorni e non più 60. Anche chi ha il pagamento decaduto nel periodo Covid potrà poi essere riammesso alla rateazione e dal 31 ottobre 2021 potrà riprendere a pagare in 18 rate anziché 10. Restano quindi validi gli atti e i provvedimenti adottati e gli adempimenti svolti dall’agente della riscossione dal 1°ottobre 2021 alla data di entrata in vigore del decreto e restano acquisiti, relativamente ai versamenti delle rate sospese, gli interessi di mora corrisposti, le sanzioni e le somme aggiuntive. All’Agenzia delle Entrate-Riscossione, infine, viene garantito un contributo aggiuntivo di 300 milioni complessivi.

Le cartelle esattoriali possono essere pagate: online sul sito di Agenzia delle Entrate – Riscossione con carta di credito emessa in Italia; alle poste e in banca; tramite home banking del proprio istituto di credito (se la filiale è presente sul territorio italiano) o di Poste italiane (se correntista); agli sportelli automatici bancari e postali abilitati; presso i tabaccai convenzionati con banca Itb, Sisal e Lottomatica; presso gli sportelli dell’Agente della riscossione che li ha emessi.

Rottamazione quater in arrivo?

La diluzione delle cartelle esattoriali potrebbe spalancare le porte a breve alla rottamazione quaterrichiesta dal Parlamento al Governo. Quest’ultima dovrebbe mantenere la definizione agevolate per le cartelle che scadono dopo quelle coinvolte nella rottamazione ter, cioè oltre il 30 novembre 2020 e quindi nel 2021. Per queste categorie di cartelle il termine per pagarle era stato già rinviato al 30 novembre di quest’anno. Le cartelle in oggetto dovrebbero fare riferimento ai mesi compresi tra il 2018 e il 2019.

Fine delle penalità per illeciti formali?

Nella prossima riforma della riscossione, poi, potrebbe trovar spazio un incentivo alle dichiarazioni integrative e una riforma delle sanzioni in base alle violazioni commesse. Molti, nella maggioranza, propongono di abolire le penalità per illeciti formali. Inoltre si ragiona su una disciplina che permetta al contribuente di partecipare al procedimento di accertamento, costituendo un vero contraddittorio che ad oggi non c’è.

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