Scopriamo alcune curiosità sulla famosissima serie spagnola targata Netflix, La Casa di Carta. Perché è stata scelta la maschera di Dalì? Scopriamo le sorprendenti curiosità svelate dal cast.
La Casa di Carta: curiosità sulla serie Netflix
Scopriamo le sorprendenti curiosità svelate dal cast de La Casa di Carta. Tra le tante domande che si fanno i fan della serie, sicuramente al primo posto c’è: “Perché i rapinatori indossano la maschera del pittore Salvador Dalì?”. Diamo una risposta a questa prima domanda.
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Perché i rapinatori indossano la maschera del pittore Dalì?
A svelare il perché della decisione di scegliere proprio Dalì come volto iconico de La Casa di Carta è il direttore della fotografia Migue Amoedo. In realtà, spiega Amoedo, le maschere indossate dai ladri della serie sarebbero potuto essere anche di Don Chisciotte o Pablo Picasso: “Abbiamo pensato a lungo a quale conformazione dare alle maschere pensando comunque sempre a personaggi rappresentativi della cultura spagnola. Alla fine, guardando anche le forme dei volti degli attori, abbiamo scelto Dalí”.
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Il personaggio di Nairobi non esisteva nella prima stesura
Nonostante sia uno dei personaggi più amati della serie, pare che il personaggio di Nairobi, nella prima stesura del copione, non ci sarebbe stato. A svelarlo è stata la stessa interprete Alba Flores dicendo: “La prima volta che ho letto la sceneggiatura dei primi due episodi, Nairobi non esisteva. Mi chiamò Alex Pina, mi disse che stava facendo una serie e gli mancava un personaggio femminile e che aveva pensato a me ma che non aveva ancora scritto il personaggio.”
Alba Flores tiene algo que decirnos sobre Nairobi…
Alba Flores herself has something to tell us about Nairobi… #LCDParty pic.twitter.com/xcUmjh7QPh— La Casa de Papel (@lacasadepapel) March 30, 2020
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La voce narrante non doveva essere quella di Tokyo
La Casa di Carta si apre proprio con la voce di Úrsula Corberó, Tokyo nella serie, che dice: “Mi chiamo Tokyo. Ma quando questa storia è iniziata, non mi chiamavo così”
Ma, il creatore Álex Pina ha rivelato che nella prima versione dell’episodio pilota il narratore non era Tokyo bensì il Professore. Dopo aver visto l’episodio, Pina cambiò idea ritenendo che: “risultava troppo egocentrico farlo parlare del suo piano perfetto quando era lui stesso che lo organizzava. Raccontare in prima persona il piano non si addiceva alla sua personalità. Ma serviva comunque una voce narrante che sapesse tutto di tutti i personaggi e sapesse raccontare i dettagli della rapina e Tokyo è sembrata perfetta”.
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Perché il Professore ha il tic degli occhiali?
Álvaro Morte, interprete del Professore, non è abituato ad indossare gli occhiali e quando li ha dovuto mettere sul set per il suo personaggio, ha iniziato a regolarli di continuo e a toccarli con le mani. Questo gesto è diventato un vero e proprio tic nervoso e gli sceneggiatori hanno deciso di mantenerlo rendendolo come un’originale e inconfondibile caratteristica del personaggio del Professore.
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Enrique Arce, “Arturito” nella serie, ha fatto il provino per due personaggi
Enrique Arce, che nella serie interpreta il personaggio più odiato di tutti Arturo Román, ha svelato di aver fatto il provino per due personaggi: Arturito e il Colonnello Prieto la cui parte è poi andata a Juan Fernández).
“Mi piaceva di più il personaggio del colonnello. Quando mi hanno detto che avevo ottenuto la parte di Arturo volevo quasi rinunciare ma fortunatamente non l’ho fatto”, ha rivelato l’attore.
Arturito… o Coronel Prieto? #LCDParty pic.twitter.com/BBYih6S1iG
— La Casa de Papel (@lacasadepapel) March 30, 2020
Non ci resta che aspettare l’uscita della quinta ed ultima stagione. Per rimanere aggiornato sulla serie CLICCA QUI.