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Fausto Bertinotti apre le porte della sua casa museo e mostra i suoi pezzi più preziosi: 3 serigrafie di Andy Warhol

Lo stile ricercato dell’ex leader di Rifondazione Comunista ha sempre fatto storcere il naso ai “puristi”, a coloro che hanno sempre creduto che i suoi maglioni di cachemire fossero uno schiaffo a chi nei secoli aveva dato la vita per la causa del popolo.
Adesso Fausto Bertinotti apre le porte della sua casa, e mostra alcuni dei suoi tesori più preziosi: 3 dipinti di Andy Warhol raffiguranti Mao, ma lui ci tiene a precisare “Sono tutti regali“.

La casa di Fausto Bertinotti: tra dipinti di Warhol e altre meraviglie

In un’intervista al Corriere della Sera Bertinotti mostra la sua casa museo e si racconta, svelando alcuni segreti e rispondendo, dopo anni dal suo ritiro dalla scena politica, alle critiche che in molti hanno sempre mosso contro di lui.

I famigerati maglioni

Critiche che partivano dai famosi maglioni di cachemire e chem afferma, non sono mai stati comprati da lui ma da sua moglie Lella, oppure regalati

L’unico comprato fu il primo, lo prese lei al mercato dell’usato, però quando la leggenda prese corpo, me ne furono regalati. Il più bello da due operaie di una fabbrica di cachemire. Me lo mandarono con una lunga lettera. Scrivevano: “fa male ad arrabbiarsi per le polemiche, noi siamo proletarie e vorremmo che lei valorizzasse il nostro lavoro”.



 

I quadri di Mao

Bertinotti possiede anche tre Mao autentici di Andy Warhol Regali ed eredità di Mario D’Urso. Tutti i quadri della casa sono donati o dagli autori, come i Dorazio, o da amici, come gli Schifano”, rassicura.

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