Cronaca

La casa di Peppino Impastato finirà all’asta a marzo del 2025

Peppino Impastato
Peppino Impastato
Peppino Impastato

La Regione Siciliana, riconoscendone il valore storico, ha manifestato l’intenzione di esercitare il diritto di prelazione per acquistare la casa. L’immobile appartenuto al militante  simbolo della lotta alla mafia assassinato il 9 maggio 1978.

La casa di Peppino Impastato finisce all’asta dopo un contenzioso durato 20 anni

La residenza di Peppino Impastato è diventata uno dei simboli della lotta contro Cosa Nostra, situata a pochi passi da quella di Tano Badalamenti, il boss mafioso di Cinisi, condannato all’ergastolo per aver ordinato l’omicidio del 9 maggio 1978 del militante di Democrazia Proletaria, colpevole di deridere e denunciare i mafiosi locali attraverso Radio Aut. Nel corso del tempo, quella casa è stata trasformata in un luogo di memoria dal fratello di Peppino, Giovanni, diventando meta di migliaia di visitatori.

A marzo del prossimo anno, la “Casa Memoria Peppino e Felicia Impastato” sarà messa all’asta. Questa decisione è stata presa dal tribunale di Palermo, che ha nominato un curatore fallimentare per gestire la vendita dell’immobile e dell’archivio storico di Peppino Impastato. La scelta del giudice rappresenta la conclusione di un lungo e complesso contenzioso tra Giovanni Impastato, il proprietario dell’immobile ereditato dopo la scomparsa vent’anni fa della madre Felicia, e l’attore-cabarettista Dario Veca.

Dopo la morte di Felicia Impastato, che aveva lottato tutta la vita per avere giustizia e verità sulla morte del figlio, “Casa Memoria” è entrata a far parte di un percorso di visite, con migliaia di persone giunte da tutta Italia e dall’estero. Lo scorso aprile, la Regione ha completato il restauro del casolare “Peppino Impastato”, dove l’attivista politico è stato ucciso dai sicari del boss Badalamenti.

La casa resa celebre dal biopic I Cento Passi

La casa di corso Umberto I, diventata famosa in tutta Italia anche dopo il film I Cento Passi, era stata pignorata tre anni fa perché Giovanni Impastato non aveva pagato un debito di 130mila euro nei confronti di Veca, che tra le altre cose aveva anche recitato nel film di Marco Tullio Giordana sul fratello Peppino.

Una storia che risale al lontano 2000 quando l’attore aveva firmato con Impastato un preliminare per l’acquisto di un immobile a Cinisi, che si era trasformato in un contenzioso culminato appunto con un debito non pagato, sfociato nel pignoramento di alcuni beni di Impastato, tra cui la “Casa Memoria”.

 

 

 

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