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Caserta morti bianche, la lunga scia di sangue il 2024 anno nero: 23 incidenti letali

Foto di repertorio

I numeri dell’inail e dell’osservatorio di vega engineering «incremento delle vittime, diminuzione delle segnalazioni di infortuni».

Caserta morti bianche, la lunga scia di sangue il 2024 anno nero

Gli ultimi due tragici incidenti sul lavoro, avvenuti a fine dicembre e il 10 gennaio scorso presso lo stabilimento Frigo Caserta di Gricignano d’Aversa, che hanno causato la morte di due operai, Pompeo Mezzacapo e Patrizio Spasiano, quest’ultimo di soli 19 anni, hanno riacceso il dibattito sulle cosiddette “morti bianche”, che nel 2024 hanno raggiunto il numero di 23. I dati sugli infortuni sul lavoro nella provincia di Caserta, aggiornati al 30 novembre 2024, dipingono un quadro allarmante per la sicurezza dei lavoratori.

Secondo le informazioni fornite dall’Inail e analizzate dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente di Vega Engineering, le denunce di infortuni mortali, sia in itinere che sul posto di lavoro, sono aumentate in modo significativo. Nel periodo tra gennaio e novembre 2024, sono stati registrati 22 decessi per infortuni sul lavoro nella provincia di Caserta (23 con la morte di Mezzacapo a dicembre), rispetto ai 17 dello stesso periodo del 2023, segnando un incremento del 29%. Questo aumento è ben al di sopra della media regionale, che ha visto un lieve aumento dell’1%, passando da 91 a 92 casi. Anche a livello regionale, si è registrata una riduzione del 1 per cento, passando da 19.679 a 19.426.

Le parole del direttore

«Secondo la mappatura realizzata dall’Osservatorio – spiega l’ingegnere Federico Maritan, direttore dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente di Vega Engineering di Mestre – la provincia di Caserta si colloca in zona rossa. Risulta infatti che l’indice di incidenza di Caserta (ovvero il numero di infortuni mortali ogni milione di occupati) è pari a 67,2 contro il valore nazionale di 31,0. La provincia ha avuto un incremento di denunce mortali totali del 29%, mentre si è registrata una diminuzione di denunce di infortunio dell’8%».

I dati

I dati sollevano interrogativi sulla sicurezza sul lavoro nella provincia. L’aumento degli infortuni mortali, nonostante la diminuzione generale delle denunce, suggerisce che ci sia un problema emergente che richiede attenzione immediata da parte delle istituzioni e delle aziende. È perciò fondamentale, come ricordato da più parti, che vengano adottate misure più incisive per garantire la sicurezza dei lavoratori, investendo in formazione, prevenzione e controllo. In particolare per il 2024 si parla di quasi due morti sul lavoro al mese.

Tragedie che hanno scosso diverse località del Casertano lo scorso anno. A gennaio, un operaio di 48 anni perse la vita a Castel Campagnano a seguito di un incidente con il suo trattore, che si ribaltò. Due mesi dopo, a marzo, un giovane di 26 anni rimase schiacciato da un macchinario nello stabilimento della Laminazione Sottile a San Marco Evangelista. Ad aprile, un altro giovane operaio di 33 anni fu vittima di un incidente mentre lavorava in un cantiere edile alla guida di un’autopompa per il getto del cemento. A maggio, un operaio morì nella zona industriale tra Carinaro e Gricignano, cadendo dal tetto di uno stabilimento.

Pochi giorni dopo, un altro incidente mortale coinvolse un operaio di 62 anni a Cancello ed Arnone, dove stava lavorando in un cantiere per la fibra ottica, finendo in una macchina per l’impasto del cemento. A luglio 2024, le scale della Reggia di Caserta furono il luogo della morte di un operaio di 49 anni, deceduto mentre svolgeva lavori di facchinaggio a Palazzo Reale per conto di una ditta esterna in occasione di un evento. Questi episodi costituiscono un grave campanello d’allarme per le autorità competenti e per tutte le parti coinvolte nel mondo del lavoro, tragicamente inseriti nella drammatica statistica delle morti bianche.

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