Una studentessa di 18 anni, che aveva minacciato il suicidio attraverso una diretta sui social, è stata salvata dalla polizia di Caserta, allertata da una docente. La giovane è stata tratta in salvo e affidata alle cure dei sanitari del 118. “La sensibilità dei docenti è molto importante. È fondamentale” ha commentato il rettore dell’Università “Federico II” di Napoli, Matteo Lorito.
Caserta , salvata studentessa che aveva minacciato il suicidio sui social
Una docente della 18enne che frequenta la “Federico II” ha visto la studentessa in diretta su un social network che minacciava di tagliarsi le vene e ha prontamente allertato la polizia. Grazie alle verifiche in banca dati e alla geo-localizzazione del numero di telefono la studentessa è stata raggiunta dalla Squadra Volante della Questura di Caserta presso la sua abitazione. La giovane aveva alcune ferite ai polsi ed è stata affidata alle cure dei sanitari, giunti poco dopo sul posto.
Il commento del rettore
Il rettore dell’Università “Federico II” di Napoli, Matteo Lorito, ha spiegato: “La Federico II è una grande istituzione universitaria e sarebbe assurdo se non fosse non solo preparata, ma se non investisse su queste problematiche. Il centro Sinapsi da quando è nato ha aiutato più di 5mila ragazzi. E aiuta tutti, da chi non riesce a superare l’esame allo studente che ha bisogno di un sostegno di ascolto o psicologico, fino ad arrivare a chi necessita di intervento psichiatrico. Abbiamo stipulato, infatti, un accordo con l’Asl Napoli 1 e anche con le altre Asl di Napoli, per cui si ha un collegamento diretto. In tal modo questi ragazzi vengono direttamente sostenuti dalle Azende sanitarie”.
Lorito aggiunge: “In più abbiamo un sistema di ascolto e di segnalazione che va al di là della persona. Se uno studente viene a conoscenza di qualcosa di brutto che riguarda un amico o un’amica può segnalarlo anonimamente a Sinapsi, che immediatamente si prende cura di questi giovani”.
E ancora ricorda: “Sinapsi è una struttura importante, in cui lavorano decine di persone ed è a disposizione anche dei docenti e del personale amministrativo. Abbiamo poi il centro di ascolto del Cug, il Comitato universitario per la gestione di tutte le difficoltà relazionali all’interno dell’Ateneo. In tutti i dipartimenti ci sono professori che sono allertati e incaricati di monitorare la situazione. Su ottantamila studenti, ragazzi e ragazze che hanno ‘sofferenza’ purtroppo si trovano”.
Il rettore conclude sottolineando che “in continuazione cerchiamo di tranquillizzare gli studenti, cercando di non instaurare in loro una condizione competitiva. È un messaggio che diamo in tutte gli eventi che organizziamo. Abbiamo un centro di ascolto per le famiglie che vedono i loro figli in difficoltà. Naturalmente riusciamo a intervenire quando c’è un’indicazione”.