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Traffico internazionale di droga e armi, 32 persone in manette: arresti anche a Caserta

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Indagine “Maddalena”: scattano 32 misure cautelari nei confronti di altrettante. I reati contestati agli indagati sono quelli di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, al traffico internazionale e alla detenzione di armi comuni da sparo, da guerra e clandestine, all’organizzazione di reati gravi contro il patrimonio (rapine e assalti a caveaux e furgoni), smercio di banconote false e riciclaggio di mezzi e denaro.

Traffico di droga e armi: 32 arresti

Oggi nelle province di Cagliari, Nuoro, Oristano, Sassari, Livorno, Grosseto, Roma, Caserta e Napoli, oltre che in Corsica, i carabinieri del comando provinciale di Cagliari, coadiuvati da personale dei reparti territorialmente competenti, con l’ausilio di squadre e unità cinofile antidroga e anti-esplosivo dello Squadrone eliportato Cacciatori di Sardegna, hanno eseguito 32 misure cautelari personali, di cui 20 in carcere e 12 ai domiciliari, nei confronti di altrettante persone, su ordine del Tribunale di Cagliari.

I reati contestati agli indagati, italiani e due corsi, sono quelli di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, al traffico internazionale e alla detenzione di armi comuni da sparo, da guerra e clandestine, all’organizzazione di reati gravi contro il patrimonio (rapine e assalti a caveaux e furgoni), smercio di banconote false e riciclaggio di mezzi e denaro.

L’indagine

I provvedimenti nascono dall’indagine “Maddalena”, condotta tra il 2018 e il 2020, sotto il coordinamento delle DDA delle procure di Cagliari e Firenze. L’indagine nasce dalla scoperta in un ovile di un allevatore di Santadi di un furgone rubato a Nuoro nel 2017, insieme ad altri due mezzi, uno dei quali risultava essere stato utilizzato per un tentativo di rapina ad un portavalori.

La rete criminale

Da qui la ricostruzione di un rete criminale dedita al traffico internazionale di stupefacenti, principalmente cocaina e marijuana, al traffico di armi ed esplosivi, alle rapine e al riciclaggio di capitali illeciti. Ricostruita anche una serie di rapine a sedi della Mondialpol e assalti a furgoni portavalori in Italia e all’estero.

Il traffico degli stupefacenti, delle armi e degli esplosivi avveniva sull’asse Sardegna – Corsica, laddove la droga e gli esplosivi sardi venivano ceduti in cambio di armi. Le indagini sono state particolarmente complesse per il modus operandi dei rapinatori e delle cautele da loro adottate, tali da aver consentito in precedenza di mettere a segno numerose rapine senza essere mai scoperti.

Vantandosi di essere un gruppo di professionisti nel settore, raccontavano di rapine messe a segno presso banche ed uffici postali, anche con il sequestro di persone, nonché a portavalori. In occasione dei loro spostamenti spegnevano il telefono o lo lasciavano a casa per riaccenderlo solo dopo il ritorno in Sardegna. Inoltre al gruppo di criminali sono stati contestati anche la detenzione e introduzione nel territorio dello Stato di banconote contraffatte, 50mila euro di banconote da 20 e 50 euro.

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