La magistratura accelera le indagini sulla drammatica vicenda di Angela Iannotta, la giovane donna 28enne, mamma di tre bambini piccoli rispettivamente di 7, 8 e 2 anni, ancora ricoverata in pericolo di vita nel Reparto di Rianimazione e Terapia Intensiva dell’Ospedale di Caserta dopo aver subito un intervento di bypass gastrico presso la Clinica Villa Letizia de L’Aquila ( a marzo dello scorso anno ) e un altro intervento a cielo aperto alla Clinica Villa del Sole (a metà gennaio di quest’anno) ambedue sempre ad opera del chirurgo napoletano dottor Stefano Cristiano.
Angela Iannotta, proseguono le indagini
Il processo è partito a seguito della denuncia del marito di Angela, assistito dagli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo. Due giorni fa, lo stesso marito di Angela, a quanto egli ha riferito ai suoi legali, è stato interrogato per circa tre ore dal magistrato e dagli ufficiali di polizia giudiziaria ed ha ricostruito la vicenda di salute di sua moglie e i rapporti professionali intercorsi tra la sua consorte e il dottor Cristiano ricostruendo, con documenti alla mano e in modo dettagliato, i vari contatti intercorsi tra il chirurgo ed Angela, facendo acquisire una corposa messaggistica Whatsapp al riguardo. Ora tutto è nelle mani del Sostituto Procuratore della Repubblica delegato a coordinare le indagini, la dottoressa Valentina Santoro, della Procura Sammaritana che sicuramente ha già acquisito tutte le cartelle cliniche delle tre strutture che sono intervenute sulla persona di Angela.
Le cliniche private
Le due cliniche private (quella de L’Aquila e quella della Villa del Sole di Caserta) nonché quelle dell’Ospedale Civile di Caserta che nell’arco di una settimana ha effettuato due interventi chirurgici salvavita sulla giovane mamma arrivata al Pronto Soccorso casertano in condizioni disperate e in stato di setticemia. Sicuramente il Pubblico Ministero nominerà un collegio peritale per effettuare una consulenza medico legale.
Intanto i familiari di Angela, che hanno già dato incarico quale loro consulente di parte al medico legale Antonio Cavezza, aspettano la decisione del Ministro della Salute, Roberto Speranza, cui hanno inviato – tramite gli avvocati Crisileo – due giorni fa un esposto per avviare una inchiesta, tramite ispettori ministeriali o tramite i Nas, per accertare se le due strutture private interessate e dove era stata operata Angela erano accreditate alla Sicob (Societa’ Italiana per la Cura dell’Obesita’ e delle malattie metaboliche ) e se erano idonee ed attrezzate a praticare interventi bariatrici di tale complessità quale il bypass gastrico al quale è stato sottoposto Angela e se fossero munite di terapia intensiva. Sicuramente nei prossimi giorni ci saranno importanti sviluppi sulla vicenda.
COMUNICATO STAMPA