A Castel Volturno, è stato arrestato il latitante Luigi Carandente Tartaglia. Il latitante stava provando a farsi ricoverare in una struttura sanitaria usando un nome falso.
Castel Volturno, arrestato il latitante Luigi Carandente Tartaglia
Tentava il ricovero sotto falso nome in una struttura sanitaria ma è stato arrestato: è finita così a Castel Volturno la latitanza di Luigi Carandente Tartaglia, condannato a oltre 14 anni di reclusione per associazione mafiosa e da tempo irreperibile. L’uomo – elemento di spicco a Quarto del clan Orlando-Polverino- Nuvoletta – è stato identificato e arrestato dai Carabinieri in una operazione coordinata dalla Dda di Napoli.
“Una cattura – commenta il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi – che “premia la grande professionalità e la tenacia dei nostri investigatori, sempre impegnati in articolate indagini, anche a livello internazionale, per assicurare alla giustizia gli esponenti delle organizzazioni criminali. Testimonianza di un lavoro straordinario per garantire sicurezza e legalità sui territori”.
La latitanza e il ricovero sotto falso nome
Ha trascorso la sua latitanza, durata ben 17 mesi, in una villa immersa nel verde tra botole e saune, nella zona collinare tra Marano e Quarto, nel Napoletano, il 47enne Luigi Carandente Tartaglia, ritenuto esponente di spicco del clan Orlando – Polverino – Nuvoletta, ammanettato dai Carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna mentre era in un letto d’ospedale, nel Casertano, reduce da un intervento in quanto afflitto da problemi cardiaci. A darne notizia, ieri, è stato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che ha lodato l’operato degli investigatori. I militari dell’arma nella sua dimora non l’avevano mai trovato ma sapevano che era malato di cuore e, quindi, monitoravano gli archivi informatici del sistema sanitario nazionale.