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Ascierto in visita a Mondragone, l’appello: “Vaccino non dietro l’angolo”

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Il professore Paolo Ascierto, ieri in visita a Mondragone, ha lanciato un appello: “Vaccino non dietro l’angolo. Non c’è mai stato un rompete le righe’, i presidi di prevenzione anti Covid devono necessariamente continuare ad accompagnarci per tutta la durata dell’emergenza. Almeno fino a quando non sarà pronto il vaccino».

L’appello di Ascierto in visita a Mondragone

«La nuova ondata era prevedibile spiega sarebbe stato sufficiente osservare quanto accaduto in Cina. Ciò che preoccupa di questa infezione di ritorno non sono però i numeri, per fortuna relativamente ancora bassi, ma l’incremento esponenziale dei casi. Saremmo dovuti arrivare ai primi di settembre con un contagio prossimo allo zero per consentire al mondo della scuola di ripartire in tutta sicurezza, così invece non è stato».

«L’uso della mascherina, il distanziamento sociale, l’igiene delle mani si sono rivelati strumenti validi per limitare la diffusione del virus. Nelle settimane immediatamente successive al lockdown abbiamo dimostrato di essere in grado di convivere con il Covid. E probabilmente sarebbe stato ancora così se non avessimo importato il virus dall’estero entrando in contatto – in zone che non erano definite rosse come la Grecia o la Spagna – con persone che a loro volta provenivano però da Paesi endemici come la Francia, la Germania o la Gran Bretagna».

Ascierto parla del vaccino

Per quanto riguarda l’argomento vaccino, Ascierto aggiunge: «È importante che ci siano tutte queste sperimentazioni perché non è detto che chi taglierà il traguardo per primo, avrà il vaccino migliore. I tempi per una sperimentazione infatti non sono brevi. Ci sono diversi step da effettuare, ciascuno dei quali ci fornisce delle informazioni aggiuntive, prima sugli animali, poi sull’uomo. Bisogna verificare che il vaccino sia sicuro e quindi che non produca effetti collaterali, testarne l’efficacia e infine essere certi che sia in grado di prevenire l’infezione. Per il completamento di tutti questi procedimenti occorrono dai dodici ai ventiquattro mesi. È vero che alcune aziende sono a buon punto. Ma i tempi sono comunque lunghi. Nella migliore delle ipotesi non si riuscirà ad ottenere il vaccino prima di gennaio 2021».

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