Proseguono le indagini sulla vicende delle mazzette per le licenze al Comune di Aversa. Una vicenda su cui indagano i carabinieri del nucleo investigativo della compagnia e che ha portato agli arresti domiciliari gli imprenditori Alfonso Cecere e il figlio Yari Nunzio, il responsabile dell’ufficio tecnico Raffaele Serpico e il dipendente oramai in pensione Geppino Minale come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Aversa, mazzette per le licenze al Comune: atti timbrati da imprenditori
L’ufficio tecnico comunale era stato trasformato in una sorta di studio privato dove l’imprenditore e i suoi tecnici si muovono come se fosse normale sedersi ad una scrivania. Addirittura, prendevano un timbro dell’ente per timbrare atti e documenti. In alcuni casi portavano a casa gli atti originali, per poi addomesticarli ai propri bisogni e successivamente riportarli al Comune.