Emergono dettagli sul delitto di Suio Terme, dove Giuseppe Molinaro, carabiniere di 56 anni, ha ucciso Giovanni Fidaleo, 60enne di San Giorgio a Liri (Frosinone) e sparato alla 31enne di Castelforte, Miriam Mignano. Il militare ha impugnato la pistola d’ordinanza uccidendo il direttore di un hotel e ferendo gravemente una donna che, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, aveva una relazione con entrambi come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Carabiniere uccide l’altro amante: l’omicidio di Giovanni Fidaleo e l’arresto di Giuseppe Molinaro
Dopo aver sparato al rivale in amore e alla donna, ha raggiunto un amico a Teano dove si è costituito, chiamando i colleghi. Sul posto sono giunti i carabinieri: i militari lo hanno trasferito a Capua, dove Molinaro è stato interrogato e fermato con l’accusa di omicidio e tentato omicidio.
La 31enne Miriam Mignano è stata raggiunta da almeno due colpi, uno al torace e uno al ventre. La donna è stata trasportata in elicottero all’ospedale Gemelli di Roma dove è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico per le gravi ferite d’arma da fuoco: la prognosi resta riservata.
Morto, invece, Giovanni Fidaleo. Il 60ennne, direttore di un albergo del posto, aveva un passato da calciatore nella squadra dell’Itri e del Suio. In Ciociaria era conosciuto anche per l’impegno politico in una lista civica.
La ricostruzione
Stando a quanto ricostruito dai carabinieri, il carabiniere sarebbe arrivato davanti all’albergo nel pomeriggio di martedì 7 marzo. Alla vista dei due, avrebbe iniziato a sparare: gli inquirenti avrebbero trovato almeno dieci bossoli. Poi, ha seguito i due all’interno della struttura ricettiva e ha continuato a far fuoco, colpendo entrambi.
Dopo essersi costituito, il 56enne è stato sottoposto a un lungo interrogatorio per ricostruire il movente e la dinamica dell’omicidio. Secondo la ricostruzione degli inquirenti la donna aveva da tempo una relazione con il militare, che è sposato, ha due figli ed era in fase di separazione. La 31enne però, avendo lavorato nella struttura alberghiera, a quanto risulta aveva stretto un legame anche con il direttore.
Il movente della gelosia
Le indagini sono ancora agli albori, ma sembra acclarato che dietro il folle gesto del carabiniere, che si era separato dalla moglie che vive con i due figli, si celi un movente passionale e dalla gelosia per la donna.