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Violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, Procura chiede processo per 108

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Sono 108 tra agenti funzionari del carcere di Santa Maria Capua Vetere rischio processo. I reati contestati a vario titolo sono quelli di tortura, lesioni, abuso di autorità, falso in atto pubblico e cooperazione nell’omicidio colposo di un detenuto algerino, del cui decesso sono accusati 12 indagati.

Per altri 12, invece, i pm hanno chiesto l’archiviazione ma è probabile che a questi venga comunque notificato un decreto penale di condanna a pena pecuniaria per non aver, in qualità di pubblici ufficiali, denunciato quello che stava accadendo in carcere. L’udienza preliminare è stata fissata dal gip Pasquale D’Angelo per mercoledì 15 dicembre alle 9:30 nell’aula bunker dello stesso carcere.

Carcere a Santa Maria Capua Vetere, in 108 a processo tra agenti funzionari

Tra coloro che rischiano il processo figurano Pasquale Colucci, comandante del Nucleo Operativo Traduzioni e Piantonamenti del centro penitenziario di Secondigliano e comandante del gruppo di ‘Supporto agli interventi’, tuttora agli arresti domiciliari, l’ex capo delle carceri campane Antonio Fullone, interdetto dal servizio, Tiziana Perillo, comandante del Nucleo Operativo Traduzioni e Piantonamenti di Avellino, Nunzia Di Donato, comandante del nucleo operativo ‘Traduzioni e piantonamenti’ di Santa Maria Capua Vetere; Anna Rita Costanzo, commissario capo responsabile del reparto Nilo (ai domiciliari), l’ex comandante della polizia penitenziaria del carcere di Santa Maria Capua Vetere Gaetano Manganelli (ai domiciliari).

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