Un opificio clandestino è stato sequestrato dalla polizia municipale di Casal di Principe, guidata dal comandante Maurizio Crotti. I vigili urbani hanno scoperto, in seguito al ritrovamento di rifiuti, consistenti in scarti di lavorazione per la produzione di scarpe e indumenti, una grande villa, con alte mura di cinta, data in locazione dalla proprietaria a degli stranieri, unicamente per uso domestico, dove si è scoperta una fabbrica, in un seminterrato, dove si producevano nastri adesivi.
Sono stati ritrovati 15 grossi rotoloni da cui si ricavavano 300 pezzi di varia misura, più di 15mila già pronti per lo smercio, tre macchinari per la produzione, per un valore di mercato stimato in circa 25mila euro. Tale attività veniva svolta in un locale dell’abitazione in violazione di tutte le norme di sicurezza sul lavoro ed erano impiegati come manovalanza cittadini cinesi irregolari di cui uno, all’accesso degli agenti, è riuscito a scavalcare il muro di cinta e a dileguarsi nei campi circostanti. I proprietari sono stati denunciati alla Procura.
La denuncia
Il cinese ritenuto responsabile della illecita attività è stato denunciato a piede libero anche per lo smaltimento illecito dei rifiuti derivanti dalla lavorazione. La donna risultava essere già pregiudicata per corruzione di pubblico ufficiale.