Casalesi e lavori Enel, tre arresti nel Casertano: i nomi
In particolar modo sono finiti in manette tre soggetti, padre e figlio genere. Si tratta di:
- Giuseppe Iannone (65 anni);
- Mario Iannone (39 anni);
- Mari Pellegrino (43 anni).
I provvedimenti restrittivi (2 in carcere e 1 agli arresti domiciliari) costituiscono il risultato di un’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, svolta dal gennaio al maggio 2019, che ha consentito di documentare che Giuseppe Iavarone, fin dagli anni ’90, aveva conseguito la gestione quasi monopolistica degli appalti pubblici nell’Agro Aversano, grazie alla forza di intimidazione del clan dei casalesi, al quale partecipava come concorrente esterno e mettendo a disposizione le proprie società (Alba 90 srl, SIEP Costruzioni ed infine Elettrolima).
Dopo che nel 2017, la società Alba 90 era stata raggiunta da interdittiva antimafia, Giuseppe Iannone aveva intestato fittiziamente la SIEP Costruzioni (mera prosecuzione della Alba 90) al genero Mario Pellegrino e successivamente, la Elettrolima al figlio Mario e alla nuora Giustina Amato, continuando ad operare negli appalti per conto di Enel in violazione della normativa antimafia.
I tre arrestati avevano minacciato i titolari della CEBAT, ditta appaltatrice per la manutenzione delle linee aeree e interrate in media e bassa tensione nella provincia di Caserta per gli anni 2017-2019. A loro avevano imposto le maestranze e i mezzi delle ditte a loro riconducibili, estromettendoli, di fatto, dall’appalto in questione. Dalle indagini è emerso che Giuseppe e Mario Iannone avevano impiegato nella gestione economica delle loro società i proventi derivanti dall’attività estorsiva in danno dei titolari della CEBAT.
- ELETTROLIMA srl, con sede legale a San Marcellino;
- IGM Costruzioni srl, con sede legale a San Marcellino;
- SIEC Immobiliare, con sede legale a Cavezzo.