Caserta, Cronaca Caserta

Caserta, le mani dei Casalesi sugli appalti per la rete elettrica: arresti e sequestri | I NOMI

casal-di-principe
casal-di-principe
Ancora arresti tra soggetti legati al clan dei Casalesi che avevano messo le mani sui lavori Enel. Nella mattinata di oggi, domenica 11 luglio, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea.

Casalesi e lavori Enel, tre arresti nel Casertano: i nomi

In particolar modo sono finiti in manette tre soggetti, padre e figlio genere. Si tratta di:

  • Giuseppe Iannone (65 anni);
  • Mario Iannone (39 anni);
  • Mari Pellegrino (43 anni).

I provvedimenti restrittivi (2 in carcere e 1 agli arresti domiciliari) costituiscono il risultato di un’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, svolta dal gennaio al maggio 2019, che ha consentito di documentare che Giuseppe Iavarone, fin dagli anni ’90, aveva conseguito la gestione quasi monopolistica degli appalti pubblici nell’Agro Aversano, grazie alla forza di intimidazione del clan dei casalesi, al quale partecipava come concorrente esterno e mettendo a disposizione le proprie società (Alba 90 srl, SIEP Costruzioni ed infine Elettrolima).

Dopo che nel 2017, la società Alba 90 era stata raggiunta da interdittiva antimafia, Giuseppe Iannone aveva intestato fittiziamente la SIEP Costruzioni (mera prosecuzione della Alba 90) al genero Mario Pellegrino e successivamente, la Elettrolima al figlio Mario e alla nuora Giustina Amato, continuando ad operare negli appalti per conto di Enel in violazione della normativa antimafia.

I tre arrestati avevano minacciato i titolari della CEBAT, ditta appaltatrice per la manutenzione delle linee aeree e interrate in media e bassa tensione nella provincia di Caserta per gli anni 2017-2019. A loro avevano imposto le maestranze e i mezzi delle ditte a loro riconducibili, estromettendoli, di fatto, dall’appalto in questione. Dalle indagini è emerso che Giuseppe e Mario Iannone avevano impiegato nella gestione economica delle loro società i proventi derivanti dall’attività estorsiva in danno dei titolari della CEBAT.

Il sequestro
È scattato invece il sequestro per tre società operanti nel settore degli scavi e di posa in opera di cavi elettrici per conto dell’Enel, riconducibili ai tre arrestati. I militari hanno sequestrato anche le sottonotate società, del valore complessivo di circa 2 milioni e mezzo di euro nonché i conti correnti riconducibili alle stesse e agli indagati:
  • ELETTROLIMA srl, con sede legale a San Marcellino;
  • IGM Costruzioni srl, con sede legale a San Marcellino;
  • SIEC Immobiliare, con sede legale a Cavezzo.

ArresticamorraCasal di PrincipeSan Marcellino