Medico salva la vita ad un’anziana in difficoltà e muore in strada a causa di un infarto: il dramma avvenuto nella serata di ieri, venerdì 17 febbraio, in via Firenze a Casaluce. Tanti i messaggi di cordoglio, ad omaggiarlo anche il sindaco.
Medico salva la vita ad un’anziana poi muore in strada: dramma a Casaluce
Soccorre un’anziana in difficoltà che aveva avuto un malore in via Firenze. L’ultimo gesto di salvataggio da parte del medico cardiologo Pietro Martini che poco dopo è stato colpito da un infarto che lo ha stroncato. Una tragedia che colpisce tutta la comunità: Martini 68enne è stato per anni in servizio all’ospedale Melorio: lascia la moglie e tre figli.
La dinamica
L’anziana aveva già allertato i soccorsi: il medico dopo averla salvata si sarebbe sentito male, accasciandosi per terra nell’androne di un palazzo. A stroncarlo un arresto cardiaco fulminante: sarebbe morto tra le mani dei colleghi.
Il cordoglio del sindaco
Una tragedia che ha sconvolto anche il sindaco: “Ciao Piero. Lo ha salutato l’intera comunità, con gli occhi lucidi dalla commozione, con dentro profondo e acre il senso della perdita. Pietro Martini, Piero per tutti, medico cardiologo, cittadino attivo, uomo generoso e schietto, timido e nobile, dotato di sorriso spontaneo e dedito al rispetto di tutti, senza eccezioni, amico per vocazione, amante della giustizia, dalla parte dei deboli, capace di aprire le braccia al bisogno e di arrecare conforto dove il dolore lo richiedeva.
Le strade della vita sulle quali Piero ha camminato sono state sempre quelle della pace, della solidarietà, del bene comune, della onestà, della verità. Su queste strade, non sempre facili e spesso in salita, ha camminato coerente con la dignità che in lui si è coniugata con la delicatezza. Tutti coloro che hanno goduto del privilegio della sua amicizia, coloro che con lui hanno condiviso, grandi speranze ed il sogno di un mondo senza differenze, ricco di umanità e di valori, fatto di fraternità e di uguali, coloro che ne hanno conosciuto la tenera professionalità, la dedizione innata, che il giuramento di Ippocrate aveva segnato di sacralità, la sua gentilezza mite e i suoi solidi principi umani, avvertono oggi, oltre ad un grande vuoto, la responsabilità ed il dovere di non disperdere il suo esempio, di renderlo insegnamento e patrimonio comune; perché solo così Piero potrà continuare ad essere tra noi.
Alla carissima moglie ,agli adorati figlioli, al fratello Giancarlo e a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di essere destinatari del suo affetto e della sua dedizione, l’abbraccio forte, riconoscente, sincero di tutta la Citta.”