Emergono nuovi dettagli sulla terribile vicenda della piccola Aurora, la bambina morta in provincia di Caserta e i cui genitori sono stati arrestati. I due hanno trascorso la loro prima notte nelle rispettive celle del carcere di Santa Maria Capua Vetere e Pozzuoli come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Caserta, morta la piccola Aurora: la presunta nuova gravidanza
“Siamo innocenti, non abbiamo ucciso Aurora“, ha detto subito al suo avvocato, Emanuele Savino, padre della neonata trovata morta in culla il 2 settembre e accusato di omicidio pluriaggravato e maltrattamenti in famiglia. L’uomo è il maggior indiziato perché, stando a quanto emerge dall’ordinanza, avrebbe inferto un pugno fatale in testa alla figlioletta, dopo il bagnetto con l’acqua bollente che le sarebbe costata la vita procurandole un’insufficienza cardio-respiratoria.
Discorso analogo per Anna Gammella, la madre 19enne: dal giorno del funerale della bambina, non è uscita più di casa, se non una volta per andare in Comune e chiedere al sindaco Andrea Pirozzi di unirla in matrimonio con Emanuele, dal quale ha avuto il primogenito a soli 15 anni. La ragazza, durante il colloquio con il suo legale, ha sostenuto di essere incinta alla quarta settimana. Dunque, se fosse vero, i due avrebbero concepito il quarto figlio dopo la morte di Aurora.
I messaggi su cure e ematoma
Dalle indagini emergono dei messaggi WhatApp che i due si erano scambiati. L’uomo suggeriva alla compagna di “applicare la nzogna” (lo strutto) sull’ematoma dietro la testa. Lei invece gli chiedeva se doveva applicare una pomata specifica. Nelle chat, Emanuele e Anna per due giorni hanno parlato di questa situazione, evidenziando anche che la piccola era poco vigile.