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Caserta, Green pass falsi: scattano le perquisizioni

falsi green pass

Green pass falsi a Caserta: le credenziali di accesso erano carpite alle farmacie mediante sofisticate tecniche di phishing, attraverso email che simulavano la provenienza dal sistema sanitario.

Green pass falsi a Caserta

Inducevano le vittime a collegarsi ad un sito web, anch’esso falso, perfettamente identico a quello della sanità regionale, in grado di sottrarre le preziose credenziali. In altri casi, i falsi Green pass risultavano prodotti ricorrendo a servizi di chiamata VoIP internazionali, capaci di camuffare il vero numero di telefono e simulare quello del sistema sanitario regionale, attraverso cui gli hacker si spacciavano per agenti del supporto tecnico della Regione interessata ed inducevano il farmacista ad installare nel proprio sistema un insidioso software che consentiva di assumere il controllo da remoto del computer e rubare così le credenziali di accesso ai sistemi informativi regionali.

Le perquisizioni

Le indagini hanno consentito di verificare che le tecniche criminose appena indicate sono state messe in campo anche per produrre i cd. Super green pass, a fronte di vaccini mai effettuati. 120 falsi green pass sono stati sinora localizzati nelle province di Napoli, Avellino, Benevento, Caserta, Salerno, Bolzano, Como, Grosseto, Messina, Milano, Monza-Brianza, Reggio Calabria, Roma e Trento, ma sono in corso accertamenti finalizzati a definire il numero reale, che si stima essere assai più ampio. Le perquisizioni hanno riguardato le 15 persone già sottoposte ad indagini quali ipotetici appartenenti all’associazione criminosa che risulta aver assicurato la regia degli accessi abusivi ai sistemi informatici e delle conseguenti falsificazioni, nonché 67 dei loro clienti. Con la collaborazione del Ministero della Salute, i falsi green pass individuati sono stati disabilitati, in modo da impedirne ogni ulteriore utilizzo.

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