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Caserta, furbetti del Reddito di Cittadinanza: vecchi Ras e “Peperoni”

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Caserta, vecchi Ras e “Peperoni” tra i furbetti del Reddito di Cittadinanza, vecchi Ras e “Peperoni”, i percettori del reddito nella provincia sono 45mila. Secondo il Mattino è un dato che fotografa lo stato di povertà di un territorio che negli anni 70, per benessere e investimenti, si fregiava del titolo di Brianza del Sud e che, oggi, vive di sussidi statali tra vertenze e fallimenti che ne hanno depauperato energie e tessuto industriale.
 

 

 

Caserta, furbetti del Reddito di Cittadinanza: vecchi Ras e “Peperoni”

Semplici e poco esigenti i canali per accedere al Rdc. Tanto facili da non intercettare anomalie se non da complicati controlli incrociati di cui si sono dovuti far carico, periodicamente, le forze dell’ordine. Nella provincia sin dai primi mesi del 2021 la forbice dei controlli ha spuntato dalla lista dei percettori decine di nomi. Ma, soprattutto, ha tagliato dalle loro disponibilità beni mobili e immobili che saranno, in caso di condanna e futura confisca, la garanzia per lo Stato di recuperare il denaro elargito per chi non ne aveva diritto.

 

 

 

Sequestri preventivi

Nel corso del 2021 i carabinieri del Gruppo di Aversa, diretti dal tenente colonnello Donato D’Amato, hanno eseguito una sessantina di sequestri preventivi su ordine delle Procure di Napoli Nord e Santa Maria Capua Vetere. Sotto chiave sono finiti beni per oltre 300mila euro su un totale da recuperare che s’aggira sul milione e 800mila euro. È questa la somma che lo Stato dovrà recuperare dai 500 percettori di reddito residenti nella provincia di Caserta che, ieri, sono finiti nella maxioperazione dei Carabinieri che ha coinvolto migliaia di percettori in tutta la Regione.

 

 

La revoca del Reddito dal primo semestre dell’anno

Nel primo semestre del 2021, sono state 84 le persone per le quali è scattata la revoca dell’erogazione del reddito. Dal mese di maggio allo scorso 17 ottobre, poi, il blocco è scattato per ulteriori 500 soggetti residenti in terra di lavoro, beneficiari del sussidio ma considerati privi dei requisiti previsti. Su 500 denunciati, 349 sono stranieri.

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