A Castel Volturno alcuni abusi edilizi sono stati scoperti grazie a Google Earth: è quanto emerge da una sentenza del Tar della Campania, sezione ottava, che ha condannato un cittadino che aveva presentato ricorso contro il diniego al condono.
Castel Volturno, abusi edilizi scoperti con Google Earth
Il soggetto aveva impugnato il diniego del Municipio lamentando la violazione ripetuta, a suo dire, del testo unico delle disposizioni legislative in materia edilizia, ma anche l’eccesso di potere per difetto di istruttoria e l’inesistenza dei presupposti in fatto e in diritto. Il tutto per opere ritenute abusive e realizzate sul territorio cittadino. Per il Tar, però, il ricorso è infondato.
La domanda di condono sarebbe stata carente nella documentazione, e il ricorrente non l’avrebbe presentata nei modi e nei tempi giusti. Inoltre, dopo l’avvio del procedimento, il proprietario dell’immobile ha realizzato ulteriori costruzioni e ampliamenti della struttura, violando dunque, secondo Comune e Tar, la normativa vigente in materia di urbanistica.
La scoperta
La realizzazione di nuove opere è stata coperta dall’Ente tramite la piattaforma Google Earth, che ha consentito di rilevare diverse violazioni in merito alla domanda di sanatoria presentata dal cittadino. Per quanto le rilevazioni tramite “Google Earth” non siano, secondo la giurisprudenza, ‘conclusive’, in quanto sfornite di prova certa su data e rappresentazioni riportate, costituiscono uno spunto adeguato per effettuare successivi approfondimenti ispettivi e di controllo sul posto.
Il Tar ha quindi respinto il ricorso presentato e ha condannato il cittadino al pagamento delle spese legali in favore del Comune, 2mila euro.