Alla Reggia di Caserta, nonostante il caldo estremo, i cavalli continuano a lavorare a pieno regime: uno di loro è morto, oggi, stroncato dal caldo e dal peso della carrozzella che è stato costretto a trascinare. Il cavallo è stramazzato sotto gli occhi della gente, il telo che, pietosamente, è stato posto su di lui per coprirlo, non è riuscito a mitigare il dolore per una situazione che avrebbe potuto essere evitata, se chi si occupa di questo “servizio” considerasse questi animali come esseri viventi e non come mera attrazione per turisti.
Cavallo morto alla Reggia di Caserta
Cani, cavalli, uccellini, animali da affezione o da compagnia: ci sono anche loro tra le vittime del caldo micidiale che sta caratterizzando questa estate, ma non vengono considerati come esseri viventi, bensì solo come oggetti, da usare o di cui disfarsi.
Divertimento per turisti
Ed ecco l’ennesima vittima, uno sfortunato cavallo che “lavorava” alla Reggia, usato per far divertire i turisti nel parco, e farli immergere, magari, con il viaggio sulla sua carrozzella, nell’atmosfera che si respirava ai tempi dei Borbone, quando i nobili attraversavano l’immenso parco in carrozza.
Lavoro a tutti i costi
Ma lui era un essere vivente, e come tale andava rispettato, concedendo anche a lui il meritato riposo, in giorni in cui l’afa sta mietendo vittime nelle città e sulle spiagge. E invece no, lui doveva lavorare, doveva tenere duro fino all’ultimo. Cosa che ha fatto, inutilmente.