Il comune di Cellole è stato preso d’assalto da tantissimi cittadini indignati per gli avvisi di pagamento che hanno ricevuto in questi giorni. Gli avvisi di accertamento del servizio idrico sono arrivati anche ai cira 4.000 cittadini che hanno già pagato. Il Comune di Cellole è andato nel caos per uno sportello inadeguato per gestire una mole di utenti giustamente esagitati con momenti di alta tensione e l’intervento di questi giorni delle forze dell’ordine per sedare gli animi.
Le lamentele dei cittadini di Cellole: avvisi di pagamento a raffica
Se sono stati inviati circa 6.000 avvisi e di questi 4.000 devono recarsi allo sportello che accoglie massimo 40 utenti giornalieri, sono è consapevoli che è impossibile ricevere tutto il pubblico interessato nei 30 giorni, di qui la preoccupazione e la protesta. Nel passato non era mai successo e il Comune di Cellole nell’opinione pubblica era annoverato tra i comuni virtuosi, è evidente che questa volta qualcosa non ha funzionato, né gli utenti sono interessati a conoscere colpevoli e vicende gestionali, ora gli è stato creato un problema che devono assolutamente risolvere in tempi brevi.
Comune virtuoso preso d’assalto
Gli utenti affollano lo sportello anche perché hanno dedotto o sono stati informati dei tempi ridotti a 30 giorni per la proposizione del ricorso al Giudice Ordinario e non per la Commissione Tributaria Provinciale di Caserta come è erroneamente indicato negli avvisi. I disagi per i malcapitati, molti vengono anche da lontano, per esibire bollettini già pagati e richiedere seduta stante l’annullamento dell’avviso consapevoli che la richiesta in autotutela non interrompe né sospende i termini per la proposizione del ricorso e chi da giorni li ha inviati via email ancora non ha ricevuto risposta. Lo sportello è tenuto con personale dipendente di un’azienda privata che non è nuova a queste elaborazioni approssimate anche per gli avvisi di accertamento TASI 2016 e 2017 sono stati emessi avvisi errati con aliquote diverse da quelle deliberate o quant’altro o notificati con la prima pagina bianca per la TASI 2016. Tale problematica ha creato non poche difficoltà anche agli stessi professionisti commercialisti e C.A.F. del territorio che hanno dovuti attivarsi per i loro assistiti per farsi annullare gli avvisi di accertamento errati dall’ufficio. Questa volta invece la stessa azienda non ha tenuto conto della rendicontazione informatizzata di Poste Italiane della riscossione dei bollettini, a quanto pare è mancato un controllo comunale adeguato nemmeno sulla stesura degli avvisi, di qui le situazioni abnormi verificatesi.
I disagi potevano essere evitati
Tutti sanno che i dati telematici del Comune non si possono vanificare, ogni giorno vengono automaticamente salvati su un server e possono sempre essere cercati e sicuramente trovati. Alcuni avvisi sono stati notificati oltre i primi 85 giorni dell’anno 2022 per cui per quelli ricevuti dal 28 marzo in poi sono in odore di prescrizione da eccepire al Giudice Ordinario. Tanti disagi agli utenti potevano essere evitati, non solo ma a fronte di queste situazioni così abnormi non risulta che sono state messe in campo o promosse iniziative da parte dell’amministrazione comunale o da parte dei funzionari dirette a chiarire e a rassicurare i contribuenti o ad attenuare i loro disagi o a risolvere le loro aspettative nei tempi giusti