Caserta, Cronaca Caserta

A Maddaloni arresti e indagini: sgominato il clan neonazista

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Il blitz
Il blitz

Passano anche per Maddaloni le indagini e gli arresti che hanno colpito un gruppo neonazista in Campania. La provincia di Caserta si conferma una terra “fertile” per gli estremismi. Del resto, nel 2019 spuntarono dei fiori sulla tomba di Michael Seifert, boia nazista condannato all’ergastolo come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Gruppo neonazista in Campania, indagini e arresti a Maddaloni

Era tutta casertana la cellula neonazista. In particolar modo, il club di Hagal sarebbe nato a Capua ed il leader era di Maddaloni. Nell’ordinanza emessa ieri dal giudice si legge: “L’attività di indagine, ha confermato l’indottrinamento e la propaganda compiuta dagli indagati“. Del resto, lo scorso 30 novembre la Digos trovò persino uno schema programmatico dell’ordine di Hagal, un’associazione che si è rivelata tossica per la democrazia. Ma i componenti della banda erano tessitori senza lana.

Sventato attentato al centro commerciale il Vulcano Buono di Nola

Un attentato al centro commerciale il Vulcano Buono di Nola è stato sventato dalla Polizia. Un attentato al quale stavano lavorando i destinatari della misura cautelare in carcere nell’ambito dell’indagine della procura di Napoli sul gruppo neonazista Ordine di Hagal. In manette sono finiti M.A., M.R., M.M. e G.T..

Per F.C., invece, è scattato l’obbligo di dimora. Sono stati incastrati dalle intercettazioni che hanno fatto emergere una situazione inquietante. G.T., infatti, stava lavorando alla progettazione di un attentato alla caserma dei carabinieri. Un complice, invece, voleva far esplodere una bomba in un centro commerciale.

Attualmente l’uomo si trova in Ucraina, dove sta combattendo la guerra contro la Russia. Tutte le comunicazioni avvenivano su Telegram. Sulle chat segrete criptate, venivano lanciate teorie negazioniste della Shoah, ma non solo quelle, venivano illustrate ai proseliti.

Nel mirino della cellula c’era la Caserma dei Carabinieri di Marigliano, ma anche alcuni obiettivi civili. La formazione neonazista oggetto delle indagini della Procura di Napoli, progettava un attentato al Vulcano Buono, centro commerciale di Nola particolarmente frequentato a tutte le ore del giorno.

È quanto emerge dall’ordinanza del gip di Napoli Federica De Bellis. In particolar modo, viene riportato un dialogo tra due membri dell’associazione, G.T., 25enne nato ad Avellino e residente a Marigliano, e A.R., 27enne ucraino domiciliato a Marigliano.

Le indagini

La Polizia, su delega della Procura, ha eseguito una operazione antiterrorismo questa mattina, condotta dalla DIGOS, dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e dal Servizio Polizia Postale e Comunicazioni, con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 4 soggetti.

Le persone indagate sono indiziate dei reati di associazione con finalità di terrorismo di matrice neonazista, suprematista e negazionista nelle province di Napoli, Caserta e Avellino. Disposto anche l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria nei confronti di una persona a Roma: dovrà rispondere di propaganda e istigazione a delinquere per discriminazione razziale etnica e religiosa. 30 le perquisizioni personali, domiciliari ed informatiche.

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