Dal carcere ora è stato ristratto ai domiciliari l’ex vicepresidente della Provincia di Caserta, Pasquale Crisci accusato di corruzione con l’aggravante mafiosa. L’arresto è scattato il 12 gennaio a seguito dell’indagine su un traffico illecito di loculi e cappelle cimiteriali nel comune di Santa Maria a Vico.
Corruzione, ai domiciliari l’ex vicepresidente della Provincia di Caserta
Fino al giorno dell’arresto, l’indagato era consigliere comunale a Santa Maria a Vico, poi sospeso dal Prefetto, di cui in passato è stato anche vicesindaco. Finisce in manette il 12 gennaio a seguito dell’indagine su un traffico illecito di loculi e cappelle cimiteriali nel comune di Santa Maria a Vico.
A disporre la scarcerazione è stato il tribunale del Riesame di Napoli, a cui si era rivolto il politico. Crisci si è dimesso da vicepresidente della Provincia. Il Riesame ha inoltre annullato l’ordinanza cautelare anche nei confronti di un altro indagato, il dipendente comunale Giovanni Papa. Per la Dda Crisci – all’epoca dei fatti vicesindaco – sarebbe stato il tramite in Comune per fornire informazioni sulle concessioni ai veritic del clan camorristico.