Il killer dei fratelli di Orta di Atella, vittime di un duplice omicidio avvenuto lo scorso sabato, ha confessato il delitto: “Litigio per la viabilit”. Una versione che però non ha convinto molto gli inquirenti. Secondo la ricostruzione dei fatti, le vittime sarebbero state uccise davanti a due carabinieri, dopo il delitto l’assassino ha puntato la pistola anche contro i militari.
Duplice omicidio ad Orta di Atella, il killer ha confessato
Li ha uccisi al culmine di un litigio per motivi di viabilità: è la confessione del killer Antonio Mangiacapre davanti al pubblico ministero della Procura di Npoli Nord nel corso dell’udienza di convalida del fermo avvenuta nella mattinata di ieri, martedì 18 giugno. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Un’ammissione di colpa che, però, non convince del tutto gli inquirenti che proseguono le indagini per verificare se, come ipotizzato in un primo momento, potrebbe esserci un qualche altro tipo di legame tra l’omicida e le due vittime.
Duplice omicidio ad Orta di Atella, i fratelli Marrandino uccisi davanti ad una pattuglia
Nuovi sconvolgenti dettagli emergono dall’omicidio di Marco e Claudio Marrandino, i due fratelli di 39 e 29 anni uccisi a colpi di pistola sull’Asse Mediano lo scorso sabaro 15 giugno. Il presunto assassino li avrebbe sparati davanti ad una pattuglia di carabinieri intervenuti perché convinti fosse in corso una lite.
La pattuglia aveva notato le due auto ferme in mezzo alla strada i cui conducenti stavano discutendo. Con l’intenzione di capire cosa stesse succedendo, i due militari si sono avvicinati e in quel momento, uno dei due conducenti (il sospettato) ha estratto la pistola e sparato in direzione dei due fratelli uccidendoli. Dopo il delitto, il 53enne ha rivolto la pistola anche contro uno dei militari che ha reagito di istinto e sparato, non colpendolo.
L’inseguimento
L’operaio è poi salito in auto e si è dato alla fuga dando il via ad un inseguimento con i carabinieri al termine del quale è riuscito a far perdere le proprie tracce dopo aver abbandonato la vettura in una zona di campagna. Le indagini hanno poi permesso di rintracciato in una struttura sanitari della zona.