Esplosione con crollo di una palazzina a San Felice a Cancello. Proclamato il lutto cittadino nel giorno dei funerali di Mario Sgambato e Giuseppina.
San Felice a Cancello, lutto cittadino per l’ultimo saluto a Giuseppina e Mario
“La giornata di venerdì è stata una delle più brutte per l’intero Paese” ha commentato il sindaco di San Felice Giovanni Ferrara. “Lo scoppio di una palazzina a seguito di una fuga di gas si è trasformato in una tragedia che ha lasciato noi tutti scossi nel profondo. Dopo circa 7 ore di ricerca instancabile, la signora Giuseppina è stata finalmente tratta in salvo dalle macerie. Purtroppo, però, questa mattina apprendiamo che a seguito delle gravi ustioni, non ce l’ha fatta”.
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Il sindaco e tutta l’amministrazione comunale esprimono “le più sentite condoglianze e la loro vicinanza alla famiglia Sgambato per la perdita della signora Giuseppina e di suo marito Mario. Due esempi di vita da elogiare e ricordare come genitori, nonni, uomini di società. Voglio ringraziare e porgere i miei complimenti ai Vigili del Fuoco, carabinieri, polizia, alla Protezione Civile di San Felice a Cancello, all’Unac, alla Polizia Municipale, a tutte le forze dell’ordine e a tutti gli operatori sanitari presenti. Il loro operato è stato essenziale”.
Proclamato lutto cittadino a San Felice a Cancello
In segno di cordoglio e partecipazione “verrà proclamato il lutto cittadino nella giornata di celebrazione delle esequie. Invito la comunità ad osservare un momento di riflessione e raccoglimento” ha concluso Ferrara.
Il dolore
Il dolore profondo di tutta la comunità ieri mattina si è sentito ancora di più dopo la notizia della morte di Pinuccia, ricoverata nel reparto Grandi Ustioni dell’ospedale Cardarelli di Napoli. San Felice a Cancello da due giorni è precipitata nella tristezza, attonita difronte ad una tragedia che ha sconvolto grandi e piccini. La morte di Mario Sgambato e Giuseppina Sammaciccio non sarà facilmente dimenticata con le macerie della palazzina sotto gli occhi di tutti.
Il ricordo
Il parroco don Giuseppe, gli amici più stretti, i familiari continuano a parlare del sorriso di una coppia esemplare, che non si lasciava mai, anche per fare una semplice commissione. «Non potrò mai dimenticarli», dice Antonio, storico amico di Mario che, ieri mattina ha sostato a lungo fuori il reparto di Medicina legale dell’ospedale Civile di Caserta, sapendo comunque di non poterlo vedere. Don Giuseppe, parlando con i fedeli intrattenendosi all’esterno della chiesa di Cancello Scalo, ha rimarcato: «Mi manca il caffè al bar con Mario, che prendevo ogni mattina e dopo pranzo. Come farò ora, mi ricordava persino la scadenza del bollo della mia auto».