Emergono nuovi dettagli sulla vicenda di Giuseppe Molinaro, il carabinieri di Teano arrestato per l‘omicidio del 66enne Giovanni Fidaleo, direttore di un albergo a Suio Terme, suo “rivale” nella relazione con Miriam Mignano, ferita dallo stesso carabiniere. Come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino, il militare aveva già maturato l’ intenzione di uccidere la donna un mese prima.
Giuseppe Molinaro, il carabiniere voleva uccidere la donna
Il dettaglio emerge dall’ordinanza cautelare firmata dal gip Alessandra Casinelli del tribunale di Cassino. Nel documento viene ripercorsa la vicenda e che sarà oggetto di valutazione del Tribunale del Riesame di Roma che ha fissato l’udienza per il 3 aprile. I legali hanno gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico per il loro assistito detenuto presso il carcere militare di Santa Maria Capua Vetere.
La vicenda
Il militare ha impugnato la pistola d’ordinanza uccidendo il direttore di un hotel e ferendo gravemente una donna che, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, aveva una relazione con entrambi. Dopo aver sparato al rivale in amore e alla donna, ha raggiunto un amico a Teano dove si è costituito, chiamando i colleghi. Sul posto sono giunti i carabinieri: i militari lo hanno trasferito a Capua, dove Molinaro è stato interrogato e fermato con l’accusa di omicidio e tentato omicidio.
La 30enne Miriam Mignano è stata raggiunta da almeno due colpi, uno al torace e uno al ventre. La donna è stata trasportata in elicottero all’ospedale Gemelli di Roma dove è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico per le gravi ferite d’arma da fuoco. Morto, invece, Giovanni Fidaleo. Il 66ennne, direttore di un albergo del posto, aveva un passato da calciatore nella squadra dell’Itri e del Suio. In Ciociaria era conosciuto anche per l’impegno politico in una lista civica.