Un incendio è divampato poco prima della mezzanotte di sabato 2 novembre all’interno di un capannone nell’area Asi, nella zona industriale di Aversa Nord: dopo 24 ore ancora non è stato domato. Nube di fumo e incubo veleni: si ipotizza il dolo. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Incendio in un capannone ad Aversa: si ipotizza il dolo
Ventiquattro ore non sono state sufficienti per domare il vasto rogo che è scoppiato poco prima della mezzanotte di sabato all’interno di un capannone della Nuova Express Line, un’azienda di servizi logistici situata nella zona industriale di Aversa Nord, nel comune di Gricignano di Aversa. I vigili del fuoco erano ancora al lavoro ieri sera, impegnati a spegnere gli ultimi focolai e a rimuovere i detriti.
Le cause dell’incendio sono ancora da accertare e saranno oggetto di indagine da parte dei tecnici dei vigili del fuoco su incarico della procura della Repubblica di Napoli Nord. Al momento, non si esclude alcuna ipotesi, compresa quella di un atto doloso. Una densa colonna di fumo nero ha avvolto l’area circostante, visibile anche a diversi chilometri di distanza.
Per contenere le fiamme, che hanno interessato vari materiali, tra cui alimenti e piccoli elettrodomestici, sono intervenute tre squadre di vigili del fuoco: una da Aversa, una da Marcianise e una da Mondragone. In supporto, sono state inviate due autobotti e un’autoscala del Comando di Caserta per affrontare l’incendio dall’alto. Le operazioni di soccorso, ancora in corso ieri sera, hanno presentato notevoli difficoltà a causa dei crolli della struttura. La situazione ha generato paura e preoccupazione tra i residenti, costretti a chiudersi in casa a causa delle esalazioni tossiche e di una strana “pioggia” di residui di plastica bruciata trasportati dal vento. Questo ha spinto gli amministratori comunali di Gricignano a intervenire, con l’assessora all’ambiente, Francesca Tessitore, che si è recata sul posto per valutare la situazione e adottare le misure necessarie. Il caposquadra dei vigili del fuoco ha informato la Tessitore che, sebbene l’impianto antincendio abbia funzionato, non è stato sufficiente a contenere le fiamme. «Ho chiesto al caposquadra di avviare la procedura di segnalazione all’Arpac e all’Asl, sollecitate anche da me. È fondamentale comprendere i danni alla qualità dell’aria, dell’acqua e del suolo, e i possibili effetti sulla salute», ha dichiarato l’assessora della giunta guidata da Vittorio Lettieri. Il caposquadra ha anche rassicurato che «il fumo è bianco, la situazione è sotto controllo e non ci sono motivi per emettere un’allerta di emergenza per l’area».
Nel pomeriggio di ieri, un’imbarcazione ferma in un deposito a Carinaro ha preso fuoco, e anche in questo caso sono intervenuti i vigili del fuoco. Il sindaco di Gricignano, Lettieri, ha invitato i cittadini tramite un post sui social a prendere le dovute precauzioni, chiudere le finestre e limitare le uscite di casa.
Questi due eventi si verificano in un contesto di forte opposizione da parte dei residenti di Gricignano, delle amministrazioni locali e delle associazioni ambientaliste contro la costruzione di un grande biodigestore nella zona. Venerdì mattina è prevista una manifestazione che vedrà la partecipazione della Chiesa aversana, dei sindaci dell’agro, degli studenti e delle associazioni per esprimere il proprio dissenso nei confronti dell’impianto, la cui realizzazione in un’area già ad alto rischio sarebbe devastante. Dopo la recente decisione del Consiglio di Stato che ha rimesso in discussione il parere negativo dell’Asi, è prevista per il 13 novembre una nuova conferenza dei servizi.