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Giornata ‘nera’ per i pendolari, circolazione ferroviaria bloccata a Maddaloni per un guasto ad un treno: ritardi fino a 360 minuti

Giornata 'nera' per i pendolari, circolazione ferroviaria bloccata a Maddaloni per un guasto ad un treno: ritardi fino a 360 minuti.

Foto di repertorio

Giornata ‘nera’ per i pendolari, circolazione ferroviaria bloccata a Maddaloni per un guasto ad un treno: ritardi fino a 360 minuti. Secondo le prime informazioni, il guasto ha interessato un convoglio estraneo a Rfi che ha paralizzato la tratta Roma-Benevento.

Maddaloni, guasto ad un treno: ritardi fino a 360 minuti

Ieri è stata una giornata “nera” per la circolazione ferroviaria nel Casertano, a causa di un guasto a un treno merci verificatosi intorno alle 8.40, nei pressi della stazione di Maddaloni superiore, a breve distanza da quella di Valle di Maddaloni. Trenitalia ha specificato in un comunicato che «il convoglio apparteneva a un’altra impresa ferroviaria, che opera sulla tratta solo in determinate fasce orarie e non utilizza Rfi». La circolazione ferroviaria ha subito un blocco immediato e, anche dopo diverse ore, si sono verificati significativi rallentamenti per i treni Alta Velocità, Intercity e Regionali lungo la tratta Roma Termini-Caserta-Benevento-Foggia. In particolare, alla stazione di Caserta, intorno alle 9, oltre un centinaio di passeggeri hanno preso treni diretti a Napoli centrale per poi scendere e salire su un treno Alta Velocità verso Roma Termini o Roma Tiburtina. Oltre ai disagi causati dai ritardi, i pendolari sono stati costretti ad acquistare un nuovo biglietto. I tempi di viaggio, soprattutto per la tratta di andata dalla stazione di Caserta, hanno subito ritardi fino a 360 minuti. Il ripristino della circolazione ferroviaria è stato possibile solo grazie all’intervento di un locomotore di soccorso, che ha richiesto oltre 7 ore: in sintesi, la stazione di Maddaloni Superiore è stata inaccessibile. Per quanto concerne i pendolari di Caserta, le principali difficoltà si sono verificate per coloro che dovevano prendere il treno Frecciargento 8302 delle 10:48, in arrivo a Termini alle 11:55, e per il treno delle 11:47 da Caserta, che raggiunge Roma alle 12:55, ma ha fatto una sosta a Benevento per carico di minerale.

Lo sfogo dei pendolari

«La situazione è diventata insostenibile – afferma un pendolare di Marcianise che lavora a Roma da oltre sei anni – ogni giorno ci troviamo di fronte a nuove difficoltà. Da settembre stiamo vivendo un periodo senza precedenti. Arriviamo al lavoro in ritardo più spesso di quanto riusciamo ad arrivare puntuali. Chiediamo aiuto ai parlamentari del nostro territorio, che dovrebbero proteggerci, ma invece sembrano ignorarci. Se le cose non cambiano, saremo costretti a scendere in piazza per protestare contro Trenitalia e anche contro il Governo, che non ci supporta e non ci tutela. Paghiamo un abbonamento e desideriamo arrivare al lavoro in orario e senza problemi. Ogni giorno affrontiamo ritardi, scioperi e molte altre difficoltà, oltre a dover gestire i problemi legati ai cambi di prenotazione.»

I disagi di ieri si sommano a quelli già segnalati nei giorni scorsi, principalmente riguardanti la possibilità per i viaggiatori con abbonamento regolare di scegliere o modificare la prenotazione tramite l’App di Trenitalia. Nelle ultime ore, i pendolari hanno avanzato una nuova richiesta a Trenitalia per avviare un confronto tra le parti, con l’obiettivo di limitare e risolvere le criticità, oltre a richiedere l’inserimento di ulteriori corse dei treni regionali, in particolare al mattino, per evitare cambi a Villa Literno o a Falciano-Carinola-Mondragone. Riguardo alla questione delle modifiche alle prenotazioni sull’App di Trenitalia, esistono opinioni diverse tra i viaggiatori, ma i pendolari continuano a evidenziare che i posti vengono liberati da chi non viaggia, senza che la società li renda disponibili.

«Trenitalia deve iniziare a prestare attenzione a noi che ogni mese rinnoviamo il nostro abbonamento. Le proteste sono benvenute – afferma un collaboratore scolastico di Maddaloni, che viaggia ogni giorno con un abbonamento unidirezionale, regionale all’andata e ad alta velocità al ritorno – ma siamo sempre noi viaggiatori a subire le conseguenze di questi scioperi. È indiscutibile che la sicurezza a bordo dei treni debba diventare una priorità assoluta».

A favore dei pendolari e con l’intento di apportare un cambiamento dopo numerose richieste formalizzate e presentate alla direzione regionale di Trenitalia, si schiera il presidente dell’associazione pendolari Sannio-Terra di Lavoro, Antonio Di Fabrizio: «Purtroppo, i problemi sono sempre connessi alla tratta Caserta-Benevento, che è a binario unico. Situazioni come quella di ieri portano quindi a un blocco totale della linea. Ci auguriamo che venga attivata al più presto la nuova tratta ad alta capacità, che sicuramente contribuirà a risolvere queste difficoltà».

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