Marcianise, incognita sulla sorte dei lavoratori Jabil. L’assessore regionale al lavoro Sonia Palmeri rassicura gli operai: “Un’impresa è pronta ad assumere i 190 licenziati“.
Azienda pronta ad assumere lavoratori Jabil
L’assessore regionale al lavoro Sonia Palmeri ha affidato ai social un messaggio tanto esplicito quanto impegnativo. «Ho già fornito al Dicastero i riferimenti di un’altra impresa campana interessata ai lavoratori. Nello stesso tempo continuo a chiedere costantemente un incontro con l’Ad di Jabil».
«Io l’ho detto chiaramente – rincara la dose l’assessore Palmeri – sono stanca degli strappi di quanti si creano una reputazione sui mercati internazionali grazie all’attaccamento ed all’impegno dei lavoratori e poi all’improvviso gli stessi diventano un peso economico non sostenibile. Adesso è inutile chiudere i ponti, ritorniamo alla trattativa, lo dico alla Jabil, alla Whirlpool, lo dico alle tante multinazionali che pensano di mandare una lettera di licenziamento e di avere risolto il problema». Per Jabil, in particolare, resta in piedi l’esigenza di un cambio di rotta che potrebbe rivelarsi addirittura propizio per la stessa sopravvivenza del sito casertano, della necessità di confermare attraverso gli ammortizzatori sociali competenze utili pure ai fini della ripartenza.
L’hanno fatto intendere a chiare lettere sempre ieri pure le sigle sindacali territoriali. In un documento a firma di Matteo Coppola (Cgil) Giovanni Letizia ( Cisl) ed Antonio Farinari (Uil) sollecitano interventi diversi che si possono sintetizzare in 3 punti. Prima condizione posta, il ritiro dei provvedimenti di Jabil, anche allo scopo di trasmettere un segnale positivo al territorio. Al secondo punto i sindacalisti richiamano l’azienda al rigoroso rispetto delle norme in termini di diritti, ancora piu in adesione delle misure predisposte dal Governo in tempi di Coronavirus. Infine l’appello che le Confederazioni hanno lanciato non solo alle amministrazioni locali ma anche ai politici, ai parlamentari di Terra di lavoro di fare massa critica contro un’operazione, come quella della Jabil, che lascia al palo le aspettative di intere comunità. Nel documento si dà piena convalida a quanto avevano annunciato in precedenza tutte le organizzazioni sindacali regionali e di categoria, prevedendo iniziative piu forti a difesa del’intero tessuto produttivo di Caserta.
Intanto oggi, proseguirà il presidio ad oltranza della fabbrica, sempre in attesa di notizie da Roma. «Non c’è alcuna apertura né dalla politica, né dalle istituzioni, né dall’azienda rimarca Michele Madonna , delegato della Fiom – ci troviamo in una fase di stallo che procura solo amarezza».